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Paradossi d’Italia, mentre per avere una carta d’identità servono mesi, si pensa al voting pass, patente e tessera sanitaria digitale

Transizione digitale si, ma con cautela

Brutti e Meloni (foto da Notizie.it)

Redazione

Viterbo,20.4.23

Sembra incredibile che mentre in molte città d’Italia, Viterbo compresa, solo per ottenere una carta di identità ci vogliono molti giorni se non mesi, il Governo accelera sulla transizione digitale, senza prima curarsi, almeno subito, di consentire la consegna di indispensabili documenti ai cittadini.

E’ infatti nei programmi governativi la realizzazione di una piattaforma digitale che consenta unificare in modo dematerializzato la patente di guida, la tessera sanitaria ed il certificato elettorale, Infatti, il tema della transizione digitale è centrale per gli obiettivi del Pnrred. Il Governo guidato da Giorgia Meloni punta sull’app IO, quella conosciuta ai tempi del Covid. Recentemente, il sottosegretario Alessio Brutti ha comunicato che patente di guida, tessera sanitaria e voting pass sono in lista. Il sunto è che l’esecutivo in carica riprende un discorso già avviato dal governo Draghi e punta sull’app IO. Ha detto Butti: “Stiamo lavorando per inserire tre importanti documenti all’interno del “portafoglio digitale” dell’APP digitale IO”.

Quali saranno i documenti che saranno accessibili dall’APP IO ?
Subito la patente digitale, la tessera sanitaria ed il voting pass, ovvero la tessera elettorale in formato digitale. Il Sottosegretario Brutti lo ha spiegato in sede di audizione parlamentare ed ha precisato: “Prevediamo così entro il 2023 un ulteriore importante cambiamento positivo per la vita quotidiana di tutti gli italiani”.

Indubbiamente, digitalizzare documenti è una strategia vincente per evitare truffe e falsificazioni.

Vedremo se le promesse saranno mantenute, ma un’osservazione va fatta.In Italia la digitalizzazione dei cittadini è fanalino di coda in Europa, lo smart phone ed il computer sono maggiormente in possesso della popolazione giovane, meno in quella anziana, se non in questa del tutto assente. Questo particolare certamente sarà di ostacolo per il corretto funzionamento della “rivoluzione digitale” a meno che il Governo, nel frattempo, non provveda ad avviare una campagna di digitalizzazione che parta da acquisti agevolati di terminali ed hardware da parte dei cittadini e da un progressivo avvio delle procedure.

Non vorremmo che avviare di corsa la digitalizzazione porti ad ulteriori difficoltà e ritardi. Si è già visto in altri settori dove questo processo è già praticato, ma con difficoltà.

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