di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,6.3.23
Ieri, domenica, giornata di riflessione per il neogovernatore della Regione Lazio impegnato dipanare il nodo che lo stringe al collo da parte dei partiti vincitori che lo hanno portato alla Pisana sul tema distribuzione assessorati.
I partiti, Fratelli d’Italia in testa, secondo il classico “manuale Cencelli” , pertanto facendosi forza sul positivo risultato elettorale, reclama assessorati di “peso” , mentre Lega e Forza Italia sgomitano per essere in Giunta non da paria, però.
In particolare la Lega, perdente nelle regionali. minaccia uscire dalla maggioranza ed assicurare solo un appoggio esterno.
Ultimi conati di una formazione politica al tramonto.
Ma quello che interessa a noi, cioè viterbicoli, è sapere quanti eletti nella Tuscia possano sedere in Giunta e da li far sentire la loro voce in favore della Tuscia, Dai primi rumors non sembra che la promessa fatta a Marini (Forza Italia) di essere assessore esterno prenda quota, invece, forse, la Tuscia sarà presente accanto al presidente Rocca con Laura Allegrini, digiuna di incarichi dopo la bocciatura a sindaco di Viterbo.
Come al solito, la città metropolitana di Roma (con circa 5milioni di abitanti) la fa da padrona, seguita da Latina, per numero pretendenti assessori, cenerentole, sempre, Viterbo e Rieti.
Cambia la bandiera sul palazzo della Regione, ma il problema sempre resta.
Viterbo rischia un’altra volta essere emarginata dalle nomine che contano in Regione, pertanto, l’eterna condanna all’oblio delle sue esigenze sociali, imprenditoriali e culturali.
Il Presidente Rocca ha indicato istituire un Assessorato regionale alla cultura, allora, perchè non darlo ad un viterbese, la cui città aspira diventare Capitale europea della cultura ?