Redazione
Viterbo, 5.2.23
Un’inedita riedizione della nota operetta Il Paese dei Campanelli andrà in scena venerdi prossimo 10 febbraio al Teatro Unione di Viterbo in un nuovo allestimento realizzato appositamente in occasione del centenario dalla prima messa in scena. Debutto assoluto venerdì 10 febbraio ore 21.00 al Teatro dell’Unione di Viterbo nell’ambito della stagione a cura del Comune di Viterbo e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC Ministero della Cultura e Regione Lazio.
«Il Teatro dell’Unione torna finalmente a ospitare quelle compagnie che vogliono ultimare il loro allestimento, come storicamente era consuetudine, per la città di Viterbo. Offrire ad una compagnia un periodo di residenza in uno spazio teatrale significa darle un tempo “protetto” di crescita, di approfondimento e un primo confronto con il pubblico ospitando i debutti in vista della tournée in giro per l’Italia. Un’opportunità per le compagnie ma sicuramente anche per gli spettatori che hanno la possibilità di assistere in anteprima assoluta allo spettacolo. Inauguriamo quella che sarà una consuetudine con un’operetta deliziosa e quasi dimenticata, “Il paese dei campanelli”, che torna a rivivere sul palco del Teatro Comunale» dichiara Alfonso Antoniozzi, Assessore alla Cultura.
La costante attenzione del pubblico teatrale, anche quello più giovane, per l’operetta è presto spiegata: vanno in scene storie leggere, dove è quasi obbligo contrattuale il lieto fine. Scene sfarzose, costumi di alta qualità, cast artistici dotati di grandi voci che sanno mescolare abilmente il canto al recitato, come da tradizione anglosassone. Il genere ha quindi una sua grande dignità artistica e, fortunatamente, sono caparbiamente attive alcune compagnie teatrali che – in direzione ostinata e contraria di “faberiana” memoria – continuano a proporre questa forma di intrattenimento culturale in odore, altrimenti, di estinzione. Una di queste, che comunque spicca per maggiore longevità, è la Compagnia Italiana di Operette, in attività dal lontano 1953. Oggi la direzione artistica è nelle mani di Maria Teresa Nania, produttrice e titolare di Nania Spettacolo.
Caratterizzato da divertenti siparietti su intrecci di amori galeotti, musiche melodiche e buffi personaggi, Il Paese dei Campanelli è ambientato su di un’immaginaria isola olandese, in un paesino che porta questo nome per i campanelli posti su ogni casa. Secondo una leggenda, questi magici ornamenti suonano se uno dei coniugi abitanti nella casa tradisce l’altro, in modo che tutto il paese ne venga a conoscenza. Grazie al timore che la leggenda possa esser vera, la vita della comunità scorre tranquilla fino a quando approda sull’isola una nave militare inglese, costretta ad attraccare per un guasto. Gli ufficiali scendono a terra ed accade l’inevitabile. Il marinaio La Gaffe s’innamora di Bon Bon, la più bella e spumeggiante ragazza del paese, ma per uno dei suoi proverbiali errori finisce per far suonare il campanello di Pomerania, la più brutta del paese; il Capitano Hans s’innamora della dolce Nela e anche loro fanno suonare il campanello. Nel corso della vicenda i campanelli suonano molte volte, anche perché, per colpa di La Gaffe, arrivano sull’isola anche le mogli tradite degli ufficiali, in cerca della loro vendetta.
Gli abitanti del paese sanno che possono liberarsi del fastidioso e imbarazzante incantesimo se, nel giorno che scandisce il centesimo anno della leggenda, i campanelli rimangono in silenzio. Tutti sono avvertiti, nessuno vuole trasgredire e si aspetta con ansia lo scoccare dell’ora che libererà il paese. Ma La Gaffe ne farà un’altra delle sue rovinando tutto? Venite a scoprirlo in teatro!
Musiche e libretto: Carlo Lombardo, Virgilio Ranzato
Regia: EMANUELE GAMBA
Costumi: EUGENIO GIRARDI, LORIS DANESI