di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo.4.2.23
Ossessionati dal possibile fallimento della soc. partecipata FRANCIGENA in perdita cronica, cosa fa la Giunta Frontini ? Anzichè mandare a casa gli amministratori della predetta partecipata, ormai certamente da ritenere incapaci anche far fruttare le farmacie comunali, si scaglia sugli automobilisti aumentando il costo orario del parcheggio.
Nel frattempo, però, non si progetta nulla per risolvere il problema.
Non si progettano parcheggi interrati o multipiano comunali, ma solo si batte cassa sul ticket.
Inammissibile che a Viterbo il “costo” di un parcheggio sia vicino quello di Roma e che al parcheggio avanti il Tribunale dove peraltro continua ad esistere uno sterrato, il pedaggio è dovuto anche per gli operatori della giustizia (avvocati, consulenti tecnici, testimoni) pari quello di altri stalli in prossimità del centro.
Per es.in tante città d’Italia, davanti ai Tribunali il parcheggio agli avvocati è concesso e riservato. Perchè a viterbo no ? Giriamo la domanda al nuovo Consiglio dell’Ordine degli avvocati.
Il Comune di Viterbo che non si confronta con l’ente pubblico che gestisce il movimento automobilistico, cioè L’Automobil Club di Italia, va avanti caparbio a bastonare gli automobilisti senza dar loro in cambio se non divieti imposti da personaggi non in grado conoscere la viabilità e magari pure ideologicamente predisposti verso la mobilità privata.
Insomma, per il Comune di Viterbo pretendere ricavi dalle sue “strisce blu” pari quello di un’imprenditoria privata non appare corretto in quanto compito di un’amministrazione pubblica farsi carico di un servizio e non per questo ottenere solo guadagni. Evidentemente per gli amministratori comunali viterbesi la differenza tra servizio offerto dai privati e quello pubblico i cui proventi sono dalla fiscalità generale, sono uguali, ma, un servizio pubblico non può esserlo, perchè servizio indispensabile al cittadino anche quello di sostare su aree comunali..