Redazione
Viterbo,6.2.23
La città di Ronciglione, già capitale del Ducato di Castro, non finisce di stupire per le sue nascoste virtù che la resero nel passato un importante centro industriale.
Quindi, Ronciglione è nota non solo il Carnevale celebrato nel mondo, per le sue corse dei berberi (cavalli senza fantino), ma per l’importanza delle sue ferriere, cartiere ed oggi, riscopriamo anche per la stampa.
Ier, Domenica 5 febbraio, alle ore 9:00, nel Vallone del Rio Vicano a Ronciglione, è stata inaugurata una sezione dedicata al Museo della Tipografia e della Stampa nel Museo delle Ferriere.
Ecco la presentazione.
Solo qualche mese fa, alla presentazione del teatro del ‘600 ronciglionese, il Prof. Luciano Mariti ricordava come Ronciglione in quel periodo pubblicasse un numero elevatissimo di libretti e testi teatrali, era un centro industriale – ed oggi diremmo area archeologica industriale – con una ricchezza che permetteva brillanti presenze culturali (il Cavalier d’Arpino o la pubblicazione de “La secchia rapita”).
Era la forza motrice dell’emissario del Lago di Vico – il Rio Vicano – che al posto dell’attuale energia elettrica muoveva le fabbriche di ferro, di carta; il ferro usato anche per la costruzione di S. Pietro veniva dalle ferriere di Ronciglione e il ducato dei Farnese aveva qui un centro importante.
Oggi, con lungimiranza, l’Amministrazione valorizza le competenze e le ultime macchine di stampa del maestro tipografo Alfredo Mancinelli che faranno parte di un inestimabile museo della tipografia, per offrire uno spazio dove i ragazzi del telefonino rimangono incantati nel vedere la composizione dei caratteri, la costruzione di una pagina con un torchio, la realizzazione di un font senza conoscerne la storia o l’origine.
Si tratta di un museo diffuso, un’espressione che per molti individua solo un’area geografica, ma che si dovrebbe intendere invece come un luogo rappresentativo delle radici culturali valorizzate e vissute: in questo caso, dove esisteva la forza motrice dell’acqua, lì nasceva l’industria, che produceva ricchezza capace di trasformarsi in arte poi esplicitata nel barocco delle vie centrali di Ronciglione, nel centro di studi residenziale “il collegio”, nella presenza di musicisti unici come Massenzio, negli affreschi del Cavalier d’Arpino – l’autore degli angeli sulla cupola di S. Pietro – a San Costanzo.
Grazie all’Amministrazione e grazie al Maestro tipografo Mancinelli perché questa sezione all’interno del museo delle Ferriere, il museo della Tipografia e della Stampa può raccontare, con la sua ubicazione sul corso del fiume, il nostro territorio e spiegare al visitatore una pagina della storia dell’industrializzazione che è scritta proprio qui, in Italia, a Ronciglione, nell’antico ducato di Castro e ben prima delle industrie inglesi. Un vero museo diffuso.
Ovviamente, un invito a visitare il Museo.