Redazione
Viterbo,20.1.23
Made in Italy sotto attacco.
Dopo l’Irlanda, il Canada: il rapporto del Centro
sull’uso di sostanze e la dipendenza, finanziato
dal ministero della Sanità di Ottawa, ha
suggerito etichette obbligatorie di avvertimento
su tutte le bevande alcoliche per segnalare i
possibili danni alla salute. Gli esperti canadesi
quantificano in due drink alla settimana la soglia
di consumo da non superare per non aumentare
il rischio di cancro al seno e al colon. Per drink si
intende 341 millilitri di birra al 5% – meno di una
media – oppure un calice di vino da 142 ml. Una
drastica riduzione, per un Paese che rappresenta
la sesta destinazione più importante per l’export
italiano di vini.
La battaglia mondiale contro i rischi dell’alcol
dunque si intensifica, ed è in aumento il fronte di
chi la vuole combattere adottando la via del
bollino sulla bottiglia, nero come quello delle
sigarette. Soltanto una settimana fa ha suscitato
grandi ire tra i produttori di vino la decisione
della Commissione europea di dire sì all’Irlanda
che vuole adottare sugli alcolici la scritta “il
consumo di alcol provoca malattie del fegato”,
oppure “alcol e tumori mortali sono
direttamente collegati”.