Editoriale
di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,24.1.23 –
A voglia dire che serve una riforma della giustizia per centrare gli obiettivi del PNRR quando nei tribunali manca il personale giudicante.
Il Tribunale di Viterbo, una specie di porta girevole per i giudici di residenza romana, ha subito negli ultimi mesi una falcidia di magistrati veramente eccessiva.
Se ne è andata la Presidente Rosaria Covelli per andare a coprire un importante incarico ministeriale, portandosi appresso Silvia Mattei sua collaboratrice nell’ufficio in Via Arenula, il nuovo presidente del Tribunale, dr. Oddi, ha preso possesso della funzione solo il primo dicembre scorso, nel frattempo se ne andata la Dr.ssa Massini e, quelli che restano sono insufficienti a gestire la “domanda giustizia”.
Se non ci fossero i giudici onorari sarebbe impossibile pure celebrare i processi con detenuti e per i gravi reati di violenza contro le donne, che in ogni caso subiscono rinvii alle calende greche per la necessità di operare lo smistamento.
Nel frattempo andrà in prescrizione un grosso processo a carico di imputati di riciclaggio internazionale di auto di lusso che avrebbe fruttato 6 milioni.
In attesa dell’arrivo di nuovi magistrati la situazione è di infarto della giustizia nel Capoluogo e nel territorio del circondario del Tribunale di Viterbo, in pratica l’intera Tuscia.
Sino a quando le associazioni dei magistrati togati si opporranno perchè si aumentino i posti concorsi e che i giudici onorari possano transitare nei ruoli, la situazione non potrà che peggiorare.