di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,8.11.22 –
Su queste colonne abbiamo già rappresentato che il “sistema giustizia” italiano non funziona correttamente, anzi, addirittura ce la mette tutta per non funzionare. Le riforme annunciate in passato, poi in parte rivedute, però praticamente non messe in atto, non solo non sono servite a nulla, ma addirittura si è stati costretti congelarne in attesa di qualcosa che possa lenire il grande malato: giustizia penale.
Non ci vuole molto per venire a conoscenza di processi infiniti, ingarbugliati, confusi, talvolta addirittura inutili per le parti offese e spesso dannose per gli imputati.
A Viterbo non si sta meglio, anzi. La scarsità dei giudici non consente regolare formazione dei collegi, quindi rinvii su rinvii.
Per questo la Camera penale “Mangani Camilli” di Viterbo presieduta dall’avv. Roberto Alabiso, in concerto con le altre del distretto del Lazio ha indetto una giornata di protesta. Le toghe si asterrano mercoledi 9 da ogni attività ed ha pubblicato il seguente comunicato, che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo;
“Mercoledì 9 novembre, le camere penali del distretto della Corte d’Appello di Roma (Roma, Viterbo, Latina, Frosinone, Rieti, Civitavecchia e Cassino) hanno indetto una giornata di astensione per le udienze penali che si terranno in quella giornata e che non prevedono la presenza di imputati detenuti, in relazione ai gravissimi accadimenti che si stanno verificando soprattutto nelle udienze collegiali, dove la corte è sempre più spesso mutata nel corso del processo, con evidenti distorsioni in grado di inficiare la legittimità della decisione finale, quale che ne sia il tenore.
La continua sostituzione della composizione dei collegi giudicanti, ha impattato in maniera frontale sui canoni della oralità e della immediatezza del processo stesso, impedendo al collegio di conoscere volta per volta, gli snodi processuali antecedenti al suo insediamento e pregiudicando irreparabilmente la correttezza dell’iter di formazione del bagaglio conoscitivo a partire dal quale il giudice dovrebbe assumere la propria decisione ed articolare la relativa motivazione.
Questa la base della delibera di astensione della camera penale di Roma, alla quale la Camera Penale di Viterbo in totale condivisione su presupposti e motivazioni, ha deciso di aderire, proclamando l’astensione dalle attività giudiziarie nel circondario del tribunale di Viterbo, per mercoledì 9 novembre 2022.
Di detta astensione collettiva, è stata data tempestiva comunicazione alle autorità indicate nel codice di autoregolamentazione, al presidente del tribunale ed al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Viterbo.
I penalisti viterbesi, tramite la camera penale “Ettore Mangani Camilli” intendono ribadire la gravità di alcuni accadimenti verificatisi negli ultimi tempi sia dinanzi al tribunale di Roma, che agli altri tribunali del distretto della corte d’appello, manifestando pubblicamente la solidarietà ai colleghi difensori che si sono trovati nella condizione si dover subire situazioni al limite del paradosso.
Si conclude ritenendo come sia giusto e legittimo che i cittadini, in qualche modo interessati al problema giustizia o comunque spettatori di una involuzione di difficile accettazione, siano resi edotti delle problematiche che l’avvocatura penalistica si trova quotidianamente ad affrontare.
Il giorno 9 ci sarà una riunione di tutte le camere penali del Lazio, per ribadire la ferma opposizione ad una interpretazione della normativa vigente spesso lontana dalle esigenze difensive degli interessati.
Roberto Alabiso presidente della camera penale “Ettore Mangani Camilli” di Viterbo
7 novembre, 2022