Riceviamo e pubblichiamo
Viterbo,27.11.22
Il Consiglio dei ministri del nuovo Governo ha approvato il disegno di legge di bilancio per l’anno 2023; i provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, quantificano l’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in quasi 35 miliardi di euro.
La manovra si basa infatti su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili per interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.
Come più volte sottolineato e denunciato da FDI durante l’ultimo anno e mezzo, soprattutto attraverso le azioni parlamentari a firma dell’On. Mauro Rotelli e i richiami del Dipartimento Imprese e Mondi Produttivi, le aziende Italiane avevano estremo bisogno di sostegni concreti. Nello specifico avevamo più volte riportato il grido di dolore delle aziende della Tuscia, su tutte di quelle energivore del nostro territorio con particolare riferimento al comparto Ceramico di Civita Castellana, che avevano visto lievitare i costi del gas vertiginosamente in pochi mesi, fino a toccare picchi insostenibili che hanno costretto alcune virtuose aziende ad uno stop forzato della produzione e a lasciare a casa decine di lavoratori.
Infatti, è con estremo piacere che apprendiamo dal testo unico che le risorse destinate a famiglie ed imprese a contrasto del caro energia per i primi tre mesi del 2023, ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per le imprese piccole e le attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali che salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. In riferimento alle aziende energivore, la manovra si va ad aggiungere alla modifica al DL aiuti che il Governo Meloni aveva a tempo di record varato già da ottobre a supporto di queste imprese, il quale prevedeva prezzi calmierati per il gas naturale attraverso lo sblocco delle concessioni di estrazione sul territorio Italiano, a fronte del quale i concessionari dovranno mettere a disposizione tra 1 e 2 miliardi di metri cubi a partire dal gennaio prossimo. Una vera boccata di ossigeno per questo importante comparto della Tuscia, ormai costretto in apnea da troppo tempo a causa della crisi energetica.
Nell’ottica del sostegno alle famiglie e ai lavoratori, per combattere un’inflazione che corre troppo veloce, il Governo ha inoltre provveduto a mantenere un’aliquota del 5% per i premi produttività fino a 3.000 €, altra iniziativa di cui potranno usufruire numerosi dipendenti del nostro territorio. Inoltre nel quadro delle imprese locali, viene previsto 1 miliardo di euro di rifinanziamento per il 2023 del Fondo di garanzia Pmi; il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore. Altra importante azione che permetterà alle piccole realtà d’impresa, vero motore dell’economia italiana, di poter rifiatare dopo il periodo drammatico aperto quasi tre anni fa con l’inizio della pandemia.
Pur consapevoli che il periodo richiede la massima attenzione perché in continua evoluzione, convinti che sia soltanto un primo passo, non possiamo che essere soddisfatti nell’apprendere come l’attenzione posta alle richieste di aiuto anche delle nostre realtà locali, venga tramutata in azioni concrete da parte del nuovo Governo in carica.