di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo 14.11.22
Ha fatto il giro del WEB e pubblicato da vari media la notizia che un generale di Corpo d’Armata a riposo dell’Esercito Italiano ha rimesso al mittente in un plico la ” la Mèdalle de bronze de la Defense nazionale” il relativo brevetto diploma e l'”agraffe”
alleghiamo qui il testo della missiva
Il gesto che solo epidermicamente può essere considerata una banale becesr patriottarda protesta in ritorsione nei confronti della Nazione Francese che in queste ultime ore non finisce di insultare la cugina Italia (“parenti, serpenti” si direbbe) sulla questione migranti, in verità non lo è.
Esiste una dignità ed un onore militare che non può essere confuso in una becera manifestazione di dissenso.
Al Generale Li Gobbi, che ebbe servire nella Divisione Multinazionale est a fianco dei francesi nelle operazioni della guerra balcanica del 1996, gli fu attibuita l’onorificenza non per aver difeso la Francia (“Defense nationale”), però, ma l’Europa allora minacciata da un conflitto armato alle sue porte.
Oggi, a distanza di molti anni, la Difesa dell’Europa dal flusso migratorio da ritenersi per un verso come un atto di guerra verso libere nazioni, non sembra essere un’aspirazione dei Francesi che mirano soltanto a proteggere se stessi chiudendo le porte all’immigrazione e mandando al diavolo chiunque non sia con essi d’accordo con loro (in questo, però appoggiati dalle sinistre italiane, anzi antititaliane ).
In questo contesto, per un militare è per l’onore e per un cittadino la dignità perchè non sia ancora possibile continuare a fregiarsi di un medaglia intitolata “Defense nationale” francese offerta a chi aveva difeso l’Europa nel 1996 insieme ad altre nazioni quando il Governo francese, oggi difende se stesso e basta.
Per un cittadino non francese continuare a fregiarsi di tale onorificenza costituisce moralmente un appoggio alla Defense nationale francese oggi da interpretare come egoismo e sciovinismo gallico.