di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo, 6.10.22
Il Lazio, e, significatamente, la Provincia di Viterbo, è oggi al top per nuove realizzazioni di impianti fotovoltaici. Già dieci anni fa eravamo tra i primi ad aver capito l’importanza di allestire pannelli solari sui tetti e sui capannoni. Adesso, rilevazioni fonte GSE danno per il Lazio di oltre mille nuovi impianti dal luglio 2021 a luglio 2022.
La recente liberalizzazione da ogni onere burocratico ed ambientale non farà che crescere il trend, anche se ci sono difficoltà di approvvigionamento pannelli, purtroppo tutti provenienti dalla Cina.
Tornando ai dati del Lazio, il GSE indica che gli impianti fotovoltaici installati nel Lazio sono 73,903 su oltre un milione del totale in Italia.
Attualmente, quindi la produzione laziale contribuisce per 1.652 megawatt sul totale nazionale 23.847. Interessante osservare che il 90% degli impianti è sotto i 12Kw, quindi impianti domestici realizzati da privati sui tetti delle loro abitazioni. Costoro, avendo eseguito gli impianti prima del 2013, stanno godendo dell’incentivo GSE di durata ventennale, oltre risparmiare sulla loro “bolletta”. L’incremento dell’ultimo anno che ha registrato un aumento di 155 MW rispetto quelli del 2021, circa 50Mw consente di soddisfare 62mila famiglie laziali.
Da qualche mese la corsa è ripartita. A parte le semplificazioni burocratiche ed amministrative per gli impianti sui tetti, vi è che la crisi energetica che ha spinto i costi dell’energia elettrica a livelli impensabili, nonchè lo spettro del razionamento che prevede il “taglio” delle facoltà di consumo dei contatori- Quindi, una possibile autoproduzione rende possibile il mantenimento del prelievo energetico elettrico, cioè l’uso come prima di lavabiancheria, lavastoviglie e stufette.
Mentre, l’installazione a terra di grossi impianti fotovoltaici, rappresenta una perdita di terreni agricoli, l’installazione su tetto assolutamente nulla.
Ecologicamente neutra.
Mentre installare un impianto su villetta non ha problemi decisionali, l’installazione su condomini, però, soffre della necessità di delibere particolari, quindi del voto dei condomini non tutti in grado capire l’importanza di una autonomia energetica per le luci delle scale, degli ascensori e delle parti comuni. Comunque, per ogni condomino è ammesso l’uso della “parte comune” rappresentadal lastrico solare o tetto condominiale, purchè non ne limiti l’uso agli altri.
Una legge ad hoc dovrebbe rendere obbligatorio l’impianto in ogni condominio italiano, capannone industriale, supermercati, alberghi, circoli sportivi, oltre quelli già previsti: edifici pubblici
Vedremo quanto potrà fare il prossimo governo.
Interessante la una recente proposta fatta dall’ENEL
Nei suoi ENEL store, presenti nelle maggiori città, ma anche via web si offre la vendita e l’installazione “chiavi in mano” di piccoli impianti da collocare sulle ringhiere dei balconi. Ogni spesa gode dei vantaggi fiscali vigenti.
Il costo appare “politico” in quanto l’energia prodotta in eccesso (cioè quando non utilizzata), non va “venduta”, ma regalata alla rete. Quindi nessuna pratica per lo “scambio sul posto” come negli impianti di maggior potenza. Qui si attacca la spina alla presa (plug & play) e si gode la produzione che si ottiene, il più, va per il bene di tutti.
Pochi watt di produzione, ma di certo un aiuto al caro bollette.
Adesso, tutti a guardare se il proprio tetto o il balcone guarda a Sud e verificare se può diventare una centrale elettrica !