Redazione.
Viterbo, 12.10.22 – La lettura del giornale da parte del prof. Francesco Mattioli ci inorgoglisce. Evidentemente Lui è uno dei cinque lettori, ma che lettore ! Ecco che ne pensa del “problema” Aeroporto.
Caro Direttore,
ho taciuto sull’aeroporto civile a Viterbo per motivi di discrezionalità, tanto c’era chi ne stava parlando già a tono. Ma dal momento che il discorso continua sulle pagine del giornale che dirigi, sono spinto a proporre alcune considerazioni.
C’è stato un tempo – è vero – in cui l’aeroporto a Viterbo sembrava cosa probabilissima. C’è chi ha investito preventivamente su questa opportunità, acquistando terreni nelle vicinanze, erigendo hotel, progettando servizi. Era il periodo in cui si pensava che la “città termale” sarebbe cresciuta a vista d’occhio; in cui si parlava del raddoppio della Cassia da Monterosi a Viterbo; del collegamento autostradale con Civitavecchia, persino ferroviario; dell’efficientamento della ferrovia Roma-Viterbo, FFSS e/ o Cotral che fosse; del raddoppio della ferrovia Viterbo-Orte per un collegamento rapido con Roma Tiburtina o Roma Termini.
Non è che se ne parlava al bar, beninteso: ma nelle riunioni di coordinamento territoriale a livello nazionale e regionale.
Poi è tutto sparito, o quasi. La città termale langue, anzi pare che stia arretrando, tra lo spreco INPS, i veti della Sovrintendenza in risposta alle eccessive pretese degli investitori, i blocchi al Bagnaccio, ecc. Lasciamo stare le ferrovie, roba da Terzo Mondo. Ma neppure sulle strade si è cresciuti un gran che, visti i tempi biblici per completare la bretella Orte-Viterbo-Civitavecchia. E nel frattempo c’è anche chi ci ha rimesso i troppo fiduciosi investimenti che aveva iniziato a fare…
Tra discariche e servitù di altro genere, Viterbo sembra a volte la cenerentola della Regione, forse peggio anche del Reatino.
Ma non è questo il punto. La scelta di Frosinone ha altre origini, qualcuna tutt’altro che nobile. Bocciata sul piano ambientale? Non fa nulla; qualcuno in passato ha parlato di una forte lobby frusinate in regione, ampiamente trasversale su piano politico. Può essere falso e può essere vero. Certo è che appare strano come un’area bocciata dai tecnici diventi valida d’improvviso non appena cambia la dirigenza dell’Enac…
Un possibile atout per Frosinone non è il più rapido collegamento con Roma via autostrada: non così rapido come sembra, stimato comunque in 1 ora e otto minuti sui siti web specializzati, mentre per Viterbo si calcola di 1 ora e 25 minuti. Si tratterebbe invece della consolidata fermata del Frecciarossa a Frosinone, che ti porta a Termini in un’ora. Su questo, Viterbo è in svantaggio, perché non solo il Frecciarossa finora ha fermato a Orte in modo precario, ma da Orte al nostro Capoluogo – su quel binario unico – siamo a tempi di percorrenza da Littorina. E’ ovvio che questa preferenza “infrastrutturale” per Frosinone sia fittizia – si potrebbe ancora collegare meglio Viterbo a Roma – ma questo è quanto” vuolsi là dove si puote”.
Questa e la situazione nella nostra Regione e ora anche all’Enac. Speranze di cambiare? Direi nessuna; quando all’evidenza dei dati si sostituisce la volontà politica, oltre tutto trasversale – non c’è razionalità che tenga.
Amen.
Francesco Mattioli