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A Viterbo ogni cosa che avviene crea critiche, invidie, poi, però, nulla.

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,29.10.22 –

Possibile che a Viterbo in ormai iniziato il terzo millennio ci sia mentalità ferma ai pettegolezzi, forse, del 13° secolo ?

Nulla di quell’epoca, salvo i fatti storici, si è riferito, ma è pur probabile che Città di Viterbo divisa in Guelfi e Ghibellini per scelta politica, lo fossero anche nella vita quotidiana, cioè: pettegolezzo, invidia, posizioni critiche precocette, fossero presenti ed alla lunga creato la decadenza.

Anche se Viterbo nel 23° secolo aveva un numero di abitanti pari quello attuale, era forse “normale” non aver nulla di meglio di fare che sparlarsi addosso. Ma oggi, con tutte le complicazioni di una vita “moderna” il costume non sembra sopito, anzi, mediante l’uso dei “media” e dei “social” aumentato.

Quindi, rimbecchi continui tra maggioranza ed opposizione in Consiglio comunale, botta e risposta su pubblicazioni di Instagram, Facebook e via dicendo a non finire, non fanno che aumentare confusione di progetti, idee, senza poi nulla quagliare . Mentre potrebbero essere ammesse critiche nelle scelte amministrative comunali, sempre, però, che da una parte provengano proposte, il batti e ribatti sui giornali di varie persone, non è dibattito utile, anzi deviante.

Sono appena sopite le polemiche sorte per il Trasporto della Macchina di Santa Rosa dello scorso 3 settembre che ancor prima dell’apertura della mostra sui disegni di Michelangelo al “Museo dei Portici” dove potranno ammirarsi le opere di Sebastiano del Piombo, snidate dal Museo civico ed oggi colà presenti ed ammirabili appieno, si discute sulle spese che l’evento comporta, eccessivamente dilatate per qualcuno, addirittura insufficienti per altri, per altri, ancora, inutili.

Domenica prossima 30 viene alla inaugurazione il Ministro della cultura Sangiuliano (dalla sinistra indicato come “modesto giornalista”), dando all’evento voluto da Sgarbi quell’importanza che merita qualcosa che si faccia a Viterbo.

Ma no, da un’altra parte si rinfaccia che lo stesso evento, presentato dalla precedente amministrazione comunale era migliore e che comunque la mostra non è una novità, ma una replica di un’altra (quella di Riva del Garda) riorganizzata a Viterbo per “fare cassa” in favore degli organizzatori ed a spese del Comune e dei visitatori (7 euro il biglietto).

Allora, che figura facciamo fuori dalle nostre mura quando la stampa riporta quest beghe di paese.?

Che sentimenti possano esserci in un Ministro della cultura quando dal suo servizio stampa viene a conoscere che, a Viterbo, causa l’organizzazione di una mostra culturale risorgono le baruffe tra guelfi e ghibellini.

Saranno pertanto altri organizzatori favorevoli perchè in futuro analoghi eventi si possano realizzare in “pace”?

Certamente una brutta figura che Viterbo non può permettersi nel momento in cui la città viene presentata come capoluogo della cultura e del turismo “dotto”.

Viterbesi basta con le solite scaramucce paesane che hanno contraddistinto la vita sociale dei secoli passati !

Serve oggi una coesione di intenti, certamente bi partizan.

Solo cosi si possono superare le sfide che ci attendono nel prossimo futuro.

Invece, a Bagnoregio, senza tante “battaglie” locali, l’Amministrazione comunale è riuscita ad inserire il suo territorio tra quelli di maggior interesse turistico mondiale ed anche……nel Calendario dei Carabinieri 2023,

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