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VERSO IL VOTO – Ormai ci siamo, tocca a noi elettori

Se non voti non conti, se ci vai si

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo, 24.9.22 – Oggi, finalmente, siamo in “silenzio elettorale”. La strana, inconsueta, becera, nonchè pure scorretta, Campagna elettorale è finita.

Oggi è giornata di riflessione. Tirare però le somme per tanti cittadini elettori è compito non facile. Però, domenica dovremo pur un simbolo barrarlo. Il giuoco democratico ce lo impone. Disertare il seggio o farsi annullare la scheda per protesta è il peggio che si possa praticare.

Dante ha messo all’Infermo gli ignavi.

I prossimi inquilini della camera dei Deputati dovranno per forza essere scelti da noi, anche con le gabole che riserva una legge elettorale tutt’altro che perfetta. Troveremo infatti sulla scheda dei nomi a fianco di un simbolo di partito e quei nomi dovremo votare, magari anche turandosci il naso.

Quei nomi sono stati “imposti” dai partiti che piazzano il cavallo vincente in quel collegio “ritenuto sicuro”. Ma di sicuro nella nostra vita c’è so lo la nostra inevitabile fine. figuriamoci il risultato di un’elezione !

Mai dire gatto se non lo hai nel sacco

Quindi, coraggio, andiamo a votare forse scoraggiati dal fatto che, quando tutto sembra cambiare, poi non cambia nulla, ma è un dovere farlo.

Un voto, e questo si “uno vale uno” e come una goccia del mare, ma il mare è composto di tante gocce. Aggiungiamo la nostra goccia al mare di un partito, di un raggruppamento;; sarà sempre una goccia, ma milioni di gocce insieme fanno….il mare. Con una X su in simbolo nella scheda elettorale non si abbia solo un’illusione, di fare qualcosa, ma in effetti si fa più di qualcosa.Questo qualcosa è dare finalmente all’Italia un governo coeso, con maggioranza certa, proprio come tutto, manca da due lustri.

Qui viene il discorso del “voto utile”. Tutti noi abbiamo sensibilità politiche diverse, la diversità di pensiero contraddistingue il nostro popolo che ha creato figure ammirate nel mondo.

Il cosidetto “mainstream”, cioè il pensiero comune, è alieno dal nostro modo di vivere e pensare, però arriva un momento che diviene necessario. E’ proprio in occasione di una votazione politica.

Disperdere il voto affidandolo a partiti minori, potrà darci la soddisfazione di averlo dato a qualcuno per un cento momento ci è stato simpatico, o perchè il suo programma, magari solo ideologico, ci appare conforme al nostro modo di pensare. Però, i leader di partiti ideologici, non sempre possono ottenere un consenso tale da poter poi contare in un governo. Purtroppo, per loro e per i loro elettori è un voto sprecato.

Il Vostro voto sia quindi un: “Si, si o no. no” proprio come disse Gesù (“Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”.

Siano convogliati i nostri voti verso raggruppamenti che siano in grado poi formare un governo assistito da una maggioranza certa. Solo cosi sarà possibile praticare politica univoca. Nelle grandi democrazie del mondo occidentale si vota alternativamente da una parte o dall’altra, senza sfumature di grigio o di rosa, da noi, invece, si è preferito accontentare tutti ed il finale è sotto gli occhi: crisi, recessione, mancate riforme e quel che è peggio incertezze nella politica estera.

il 25 settembre si voti quindi per un voto che sia utile, non importa se a destra o a sinistra, ma che la scelta sia netta.

Buon voto a tutti. Ma, ricordiamo : chi si astiene ha già perso.

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