di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo, 4.9.22 – Una recente Sentenza della Corte dei Conti scopre gli altarini del malaffare degli uomini della sinistra, proprio quelli del PD, partito che rivendica da anni una superiorità morale e civica. Tutti gli altri, per costoro,non hanno etica di governo, preparazione ed onestà per maneggiare la cosa pubblica.
Mah !
Nei fatti è tutto un’altra cosa. L’uomo forte della Regione Lazio Alessio D’amato, assessore alla Sanità, regista del Covid 19, bieco impositore di obblighi vaccinali, mascherine, DAD, Smart Working , Green pass ed altre sciocchezze che hanno torturato i cittadini, adesso dovrà restituire 275mila euro che si è intascato facendo uso disinvolto di denaro pubblico. L’accusa: aver distratto fondi dalla fondazione Italia-Amazzonia da lui fondata e gestita per pagarsi le personali spese elettorali.
Ma la cosa più stupefacente che il D’Amato, che insieme ai suoi compagni di partito ha sempre demonizzato chi della magistratura avesse dubbi, però adesso, ritenutosi leso dalla decisione dei giudici contabili della Corte dei Conti li denuncerà alla Procura della Repubblica per falso ideologico e pure dichiara che nel frattempo non intende dimettersi, ma continuare il suo lavoro “al servizio del cittadino” in Regione Lazio.
Ancor peggio ,non intende ritirarsi dalla corsa alla presidenza della Regione nella futura prossima tornata elettorale regionale quando Zingaretti, certamente eletto in Parlamento, lascerà lo scranno della Pisana per Montecitorio.
Però, sin da ora i cittadini sappiano che genere di persone si candidano per governare.