del Direttore
Viterbo,9.9.2022
Le baruffe tra Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, il Comune e la Prefetture sembrano, ed anche lo sono, placate.
E’ stato peraltro indegno che l’occasione del Trasporto della Macchina la sera del 3 settembre sia stata occasione di malintesi e polemiche. Non bastassero tutti i problemi che ogni giorno ci assillano !
Sporcare l’evento più amato dai viterbesi con uno scontro tra poteri non era nei programmi del Settembre viterbese.
Certamente vi sono state incomprensioni, taluna delle quali, speriamo non strumentali, frutto solo per difetto di comunicazione tra gli organizzatori storici del Trasporto.
Il Prefetto S.E. dr. Cananà, di recente nomina a Viterbo probabilmente non a perfetta conoscenza della ormai ultracentenaria tradizione del Trasporto della macchina di Santa Rosa e dell’autodisciplina del pubblico che vi assiste, sarà stato preoccupato dell’enorme afflusso di persone che prometteva assistere sul percorso ed abbia quindi apportato un dispositivo di sicurezza rigoroso, quasi poliziesco.
Il Comune gli è andato dietro ed ha emanato ordinanze di vario genere che poi, non essendo state osservate proprio per le durezze imposte, hanno fatto la fine delle Grida di manzoniana memoria.
Lo sfogo del Capofacchino Sandro Rossi, incautamente fatto in occasione della presentazione al Teatro dell’Unione, ha gelato i presenti ed acceso la miccia. Addirittura paventato uno sciopero dei facchini e fine corsa della Macchina in p.zza Verdi. Infatti, le osservazioni del Sodalizio potevano essere rivolte in precedenza fuori dalla grancassa mediatica.
Appare infatti strano che i Facchini non sapessero in precedenza che quest’anno in alcune vie cittadine del centro storico, dove di regola staziona una moltitudine di persone, erano state vietate e che, anche per motivi di sicurezza sanitaria sarebbero state allocate postazioni di pronto soccorso medico.
Il Prefetto, dal canto suo, ha teso la mano e, nella sua nota, apparsa però burocratica e difensiva, ha lodato lo sforzo delle forze dell’ordine che hanno consentito il regolare, anche troppo ritardato, trasporto della Macchina.
Da parte sua il Sodalizio ha risposto con toni concilianti, confermando però che per il futuro sarà necessario fare affinamenti al dispositivo di sicurezza che poi non si traducano in difficoltà per il pubblico assistere alla più bella manifestazione viterbese.
Sicurezza si, confermano i Facchini, ma ritorno alla consuetudine collaudata da secoli di permettere con gioia la partecipazione del pubblico. Il capofacchino Rossi e Mecarini presidente del Sodalizio si sono offerti da subito di collaborare con la Prefettura ed il Comune per aggiustare in tempo ogni dispositivo di sicurezza.
Pace fatta ieri nel corso della riunione di ieri.
A questo punto, però, sarà interessante conoscere quale sarà l’esito della discussione in programma nel Consiglio comunale straordinario del 22 settembre prossimo.
Va rivolto un invito ai consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione, quello di non accapigliarsi per interessi di bassa politica. La testa di un assessore è già caduta.
Siamo certi che un chiarimento e la parola pace sia proprio quella che desidera Santa Rosa che ci guarda dal cielo. Un miracolo già lo ha fatto, non c’è necessità ne faccia un altro