di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo, 10,9,2022- Si, proprio a Viterbo Rosa Venerini aprì la prima scuola femminile nel 1685,ma, proprio a Vitertbo nel 2022 questa scuola chiude. La mitica scuola “San Giovanni” sulla piazza S. Carluccio, angolo via S.Pellegrino, gestita dall’Ordine Maestre Pie Venerini, quest’anno non suonerà la campanella.
Per il ridotto il numero delle suore , idem per gli iscritti ed anche delle maestre, che, rimaste senza stipendio sono ora allettate da proposte di insegnamento nella scuola pubblica, si è resa inevitabile la chiusura della pluricentenaria scuola privata viterbese.
Il pasticcio della ricollocazione degli alunni e delle insegnanti è stato risolto mediante l’assegnazione degli scolari nelle scuole pubbliche e nella paritaria del Paradiso, istituti peraltro già al limite, e con la collocazione in graduatoria provinciale delle maestre.
Però, per la chiusura della scuola femminile delle Maestre Pie Venerini un altro pezzo di Viterbo se ne va.
L’ordine religioso delle Maestre Pie Venerini fu eretto da una nostra illustre concittadina.
Ricordiamo chi fu Rosa Venerini, proclamata santa da Benedetto XVI° nel 2006.
Nacque a Viterbo nel 1656, l’anno prima della peste a Viterbo. Il padre, medico, di origine marchigiana aveva sposato a Viterbo la vedova Marzia Zampichetti discendente da antica famiglia altolaziale. La giovane Rosa aveva ricevuto un’istruzione religiosa, si dedicò ad attività benefiche e cosi divenne figlia spirituale dei gesuiti.
Aveva la vocazione per l’insegnamento, quindi, con altre pie donne viterbesi, fondò alla fine del secolo XVII° una scuola gratuita destinata all’istruzione ed educazione delle giovani povere. Nacque una Congregazione, poi chiamata “Maestre Pie Venerini” anche con l’aiuto del mitico vescovo di Montefiascone Card.Marcantonio Barbarigo.
Sembrò uno scandalo che donne sostituissero gli ecclesiastici nell’insegnamento del catechismo.
L’istituzione prese piede fuori le mura di Viterbo, approdò a Roma, dopo aver aperto scuole in provincia (Tarquinia,Bagnoregio Montefiascone. A Roma, in particolare, per l’azione della madre generale Lucia Filippini, che assistette Rosa sino alla sua morte avvenuta nel 1728, la scuola ebbe massimo fulgore. Infatti, Nel piano regolatore del Quartiere Prati a Roma degli anni 10 del secolo scorso chiaramente dichiarato anticlericale per volere dell’allora ndaco Nathan, alle Maestre Pie Venerini venne concessa una vasta area dove sorse la Casa Generalizia che oggi occupa un intero isolato in Via G.G. Belli (p.zza Cavour), segno quindi dell’importanza riconosciuta dalle autorità del tempo della scuola femminile.
Rosa Venerini venne sepolta con solennità a Roma nella chiesa del Gesù. Le sue virtù eroiche, cioè i miracoli, che sono quelli che consentono un positivo processo di beatificazione e santificazione, si manifestarono subito la sua morte, Divenuta Beata nel 1952, fu proclamata santa e coopatrona della Città di Viterbo nel 2006.
Attualmente le scuole della Congregazione sono sparse in tutto il mondo. stati Uniti, Romania, Africa, Argentina e Brasile, paradossalmente non più a Viterbo.
La citta di Viterbo, per l’opera della sua illustre concittadina Rosa Venerini, è tutt’ora ricordata nel mondo per l’attivita di insegnamento scolastico destinato alle fanciulle sorto nelle sue mura.