di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo, 8.9.22 – Chi era il Sor Tentenna ? Era un personaggio del Corriere dei Piccoli, ma anche il nomignolo di Re Carlo Alberto, cioè quelli che non prendevano decisioni e, se le prendevano, subito le cambiavano.
Oggi, a due settimane dal voto politico del 25 settembre, proprio un perfetto Sor Tentenna appare il segretario del PD prof. Enrico Letta.
Dopo aver scatenato sui media interdetti di ogni genere, in particolare a Giorgia Meloni accusata di revanscismo fascista nel centenario della Marcia su Roma, quindi pericolo per la democrazia, probabilmente azzittito da chi nella sinistra è più prudente e valido di lui, oggi sta facendo marcia indietro.
“Anche se vince la destra la democrazia non in pericolo” ha dichiarato Letta. Certamente i suoi strali verso “le destre” non pungono. I sondaggi sono per il raggruppamento (meglio accozzaglia) di centro sinistra deludenti. allora, ecco un ammorbidimento tardivo, certamente. Comunque si insiste nella circostanza che una vittoria del centrodestra scaccerebbe Mattarella da Quirinale. Anche qui becero argomento di fine campagna elettorale. Nel tempo che un parlamento o una bicamerale proceda ad una modifica costituzionale e la nuova legge vada in vigore, l’attuale inquilino del più alto colle termina conodamente il suo mandato.
Letta se la prende con la legge elettorale, il Rosatellum, che, con il premio di maggioranza ,assicura al vincente una larga fetta del parlamento. Ma Letta ha dimentica che fu proprio il PD a volerlo, però non era lui segretario, ma Renzi.
Certamente se l’astensionismo alle urne il 25 settembre sarà alto, forse il record dei record, la colpa sarà proprio del prof. Letta che con le sue piroette toglie fiducia agli elettori che, peggio votare un voltagabbana, preferiscono forse un’ultima giornata al mare