di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,8.9.22- Ieri, 7 settembre, proprio il giorno in cui si celebra nel mondo dello sport il “Fair Play” (in italiano. giuoco corretto) come istituito dal Panathlon International è venuta la notizia che Roberto De Zerbi, attuale mister senza lavoro dopo aver allenato lo Shaktar Donetsk, ha declinato l’invito proposto dalla dirigenza del Bologna di sostituire Sinisa Mihajlovic alla guida della squadra in serie A.
Il cinico progetto di sostituzione dell’allenatore croato da tempo afflitto da perniciosa malattia, pertanto, per la dirigenza del Bologna, non in grado sopportare gli oneri dell’incarico, è fallito di fronte alla sensibilità umana e sportiva di Roberto De Zerbi.
Un atto di coraggio di quest’ultimo non accettare un lucroso ingaggio in una squadra storica del calcio italiano per lui un trampolino di lancio per incarichi di maggior prestigio all’estero.
Infatti, a tutti è apparsa la sostituzione di mister Sinisa senza motivazione tecnica.
Il Bologna, nel campionato appena iniziato, dopo cinque partite è a tre punti, ha realizzato tre pareggi di cui uno sorprendente. La squadra appare quadrata e certo non in pericolo retrocessione.
Giovanni Sartori, responsabile dell’aerea tecnica del Bologna, ha perso un’occasione per dimostrarsi sensibile, non solo nei riguardi di Mihajlovic, ma dell’intera tifoseria che applaude e sostiene il mitico coach serbo.
L’esonero senza motivo tecnico, ma solo per motivi di agibilità personale (Sinisa, malato di leucemia necessita di cure e visite periodiche) è apparso quantomeno disumano.
L’evento di cronaca sportiva nel calcio stavolta è rassicurante. Anche nel calcio professionistico, dove sembra regnare denaro e potere, c’è un cuore.
Grazie De Zerbi