Alunno umiliato in classe di fronte ai compagni di scuola, al via il processo alla professoressa di italiano della scuola media ”Fratelli Agosti” di Bagnoregio.
La donna, ora 60enne e difesa dall’avvocato Giovanni Labate, deve rispondere di maltrattamenti. Denunciata e sospesa a tempi record nel febbraio del 2016, la professoressa è tornata ad insegnare nel settembre dello stesso anno: secondo quanto raccolto dalla pm Paola Conti avrebbe pubblicamente umiliato il 14enne in classe e costretto i suoi compagni a schiaffeggiarlo e buttarlo fuori dall’aula. ”Non senti che puzzi?”, ”Sei uno stupido, inutile che ti spiego le cose, tanto non capisci”, sarebbero state battute all’ordine del giorno che l’adolescente sarebbe stato costretto a subire. All’udienza dello scorso 11 luglio, saltata a causa dello sciopero nazionale dei vice procuratori ordinari, i genitori del ragazzo hanno fatto sapere tramite il loro legale, l’avvocato Enrico Valentini, di rinunciare alla loro costituzione di parte civile: per loro, in caso di condanna della donna, non ci sarà alcun risarcimento danni, alcune provvisionale.
Intanto ieri mattina, di fronte al giudice Giacomo Autizi, si è ufficialmente aperto il processo a suo carico: il pm ha depositato alcuni documenti tra cui un referto contenente una diagnosi neuropsichiatrica del ragazzo e la richiesta di intervento che firmarono i genitori dei suoi compagni di classe.
Si tornerà in aula a febbraio per i primi cinque testimoni dell’accusa.