Dopo una lite con il compagno di cella e l’intervento degli agenti della polizia penitenziaria, diede in escandescenze distruggendo tutti i sanitari del bagno con la spalliera del letto e gran parte dei mobili presenti nella stanza.
Il giovane è stato condannato venerdì mattina: 8 mesi di reclusione per il danneggiamento della cella del carcere di Mammagialla in cui è stato recluso fino al settembre del 2017.
L’episodio risalirebbe al febbraio del 2015, l’uomo, che secondo la difesa sarebbe affetto da una patologia psichiatrica tale da renderla incapace di gestire le proprie reazioni, avrebbe distrutto i sanitari del bagno mandandoli in frantumi. E poi non solo avrebbe tentato di lanciare i pezzi contro gli agenti, ma avrebbe tentato di infliggersi atti autolesionisti.
Per lui l’accusa aveva chiesto una condanna a 6 mesi, più dura la decisione del giudice. 8 mesi di arresto, nonostante il giovane, dopo essere uscito dal carcere abbia fatto perdere ogni traccia di sè.
”Volevamo richiedere una perizia psichiatrica che attestasse la sua situazione – ha spiegato la difesa – ma non è stato possibile neanche per noi rintracciarlo”.