CAPRAROLA – Tutto è bene quel che finisce bene, soprattutto per Sofia. La pianista prodigio di soli 10 anni di Caprarola, una delle poche bambine al mondo che vanta già numerosi concerti con orchestre professioniste, se l’è vista brutta. A causa di una rottura al polso infatti ha rischiato di interrompere la sua precoce carriera da promessa della musica. Fortunatamente però tutto è andato per il meglio e la piccola ha potuto esibirsi, lo scorso agosto, in un concerto a Buenos Aires.
”Potrò continuare a suonare il piano?” Questa la prima e unica preoccupazione di Sofia dopo l’incedente alla fine di aprile, una caduta a seguito di un’acrobazia mentre giocava con gli amichetti, che le ha causato una frattura scomposta di ulna e radio. La risposta positiva, come riporta il Corriere della Sera, è arrivata dopo un mese e mezzo di gesso e un periodo di cura e riabilitazione presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma.
Sofia, 11 anni da compiere a gennaio, abita a Caprarola insieme ai suoi genitori, Aida Dopchiz, insegnate di flauto, e Sebastian Beltramini, insegnante di pianoforte. Entrambe esperti musicisti dell’Argentina sono arrivati in Italia a seguito di una borsa di studio. ”Siamo qui da 19 anni, non ce ne siamo più andati – raccontano al Corriere della Sera -. Sofia è nata all’ospedale Belcolle di Viterbo, tutti e tre abbiamo doppio passaporto. Abbiamo vissuto con lei il dispiacere che non potesse ricominciare. Una frattura per un musicista che deve essere dotato di una mobilità straordinaria delle mani può decretare la fine della carriera”.
Ma la piccola pianista prodigio ha avuto il suo lieto fine: ”Questa esperienza – spiega il padre e suo maestro di piano, Sebastian -, come moltissime di quelle che capitano nella vita e inizialmente ci spaventano, però ha avuto un lato positivo. Le ha fatto capire quanto per lei sia importante il piano, più di quanto credesse”.