22112024Headline:

Mondo Convenienza, ”Giustificazioni poco credibili da parte della società”

L'Ugl: ''Ci sono 15 posizioni per il ricollocamento a Viterbo, Fiumicino e Roma''

Caso Mondo Convenienza, si è svolto mercoledì a Civitavecchia l’incontro tra i sindacati e i rappresentanti dell’azienda per il futuro dei lavoratori dopo la chiusura del punto vendita di Tarquinia.

Da una parte del tavolo Fabiana Attig, Massimo Basili, Alessandro Conte per l’Ugl e il sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci. Dall’altra Bruno Mignosi e Silvana Marchetti per la Iris Mobili Srl, società che detiene il marchio di Mondo Convenienza.

Al centro il destino delle 19 lavoratrici dello store tarquiniese a cui l’azienda ha proposto il ricollocamento in altre sedi, fuori però il territorio della regione Lazio, a quasi 200 km da casa. L’incontro, riferiscono i sindacati, è stato serrato.

”La chiusura del punto vendita, nonostante a loro dire producesse perdite da diversi anni, è stata improvvisa vista l’assenza da parte della holding di una programmazione pluriennale sui piani industriali. Una giustificazione, questa, poco credibile – fanno sapere dall’Ugl – , dal momento che Gian Battista Carosi, titolare della holding Mondo Convenienza, ha dichiarato non poco tempo fa che il suo obiettivo era quello di raddoppiare il fatturato, un progetto ambizioso, basato su un accurato studio delle potenzialità di alcune aree, prima fra tutti la provincia di Viterbo da dove tutto è partito.

Ed è grazie al nostro territorio che oggi la holding Mondo Convenienza si è espansa su tutto il territorio nazionale, scalzando addirittura Ikea. Scalata questa che non solo prevede programmazione e piani industriali, ma anche un fatturato di non poco conto”.

”Altra giustificazione non credibile della società – continuano – è stata quella sui trasferimenti proposti verbalmente alle lavoratrici in regioni come Sardegna, Veneto, Marche ecc. Secondo Mondo Convenienza, non ci sono al momento possibilità di trasferimento per i lavoratori citati presso unità produttive nel Lazio”. Ugl ha fatto notare però all’azienda di aver già individuato ”circa 15 posizioni a tempo determinato, già in scadenza, nelle sole unità produttive di Fiumicino, Viterbo e Roma Aurelia, congrua soluzione di ricollocamento per i lavoratori oggetto delle vertenza”.

”E’ chiaro – concludono i sindacalisti – che le tesi addotte dalla società sono molto labili se non risibili siamo consapevoli così come lo sono i lavoratori che questa sia una battaglia appena iniziata”.

Il prossimo incontro tra i rappresentati della società e del sindacato è stato fissato per martedì a Civitavecchia nella sede dell’Ugl.

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