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”Sarà un viaggio che ti cambia la vita”

E' il fondatore dell'associazione no profit Living Life per aiutare tribù locali e visitatori

Un progetto solidale, un viaggio unico, un’opportunità per cambiare la vita di chi ospita e di chi è ospitato. Si chiama Living Life, l’organizzazione no profit messa in piedi in Thailandia dal giovanissimo Maurizio Caccia di Civita Castellana che, a soli 23 anni, dopo aver girato quasi tutto il mondo ha deciso cosa avrebbe fatto da grande. Il suo scopo: arricchire la vita e l’animo degli altri con esperienze di viaggio uniche che possano allo stesso tempo aiutare chi ne ha più bisogno.

”Sto mettendo le basi per costruire un’organizzazione di volontariato, prima qui in Thailandia e una volta consolidata, mi vorrei espandere in tutto il mondo – spiega Maurizio Caccia in un video pubblicato su YouTube -. L’obiettivo è quello di creare un progetto che permetta alle persone di viaggiare per tutti i Paesi e vivere come se fossero nati lì. Fare quelle esperienze che nella vita, se viaggi da semplice turista, non faresti mai. Per esempio, andare a vivere con i pescatori sulla barca in Polinesia o nelle tribù africane, in Thailandia con i contadini e gli elefanti nei villaggi sperduti”.

Attraverso l’organizzazione no profit Living Life si può quindi sperimentare un modo di viaggiare differente entrando in contatto con la quotidianità e la vita reale dei popoli visitati interagendo e dialogando con loro. Le spese del trasporto sono a carico del viaggiatore, ma l’ospitalità, il cibo e gli alloggi spettano agli abitanti locali. In cambio il viaggiatore potrà effettuare delle donazioni alle comunità visitate, soldi che verranno utilizzati per migliorare l’economia locale, ad esempio, l’acquisto di nuovi macchinari agricoli, di mezzi di trasporto o di materiali per le scuole.

”È quel tipo di viaggio che ti cambia la vita, ma anche il pensiero e l’anima – aggiunge Maurizio -. È che le persone, da normali turisti, non hanno l’occasione e la possibilità di fare questo tipo di esperienze e io gliele voglio dare. Prenderle e metterle in un posto dove saranno completamente soli dandogli un’altra visione della realtà e quotidianità. Dove i principi della nazione in cui sei nato non esistono e ne esistono altri. E per qualcuno può essere anche un nuovo inizio”.

”Il mio progetto è già iniziato – conclude -. Se volete aiutarmi seguitemi sui social, iscrivetevi al canale YouTubeFacebookInstagram e donate”.

 

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