Un amore profondo, incontrollato. Un amore possessivo, ma soprattutto non ricambiato. Un amore fatto di regali per San Valentino, di mazzi di fiori spediti a casa e di decine e decine di biglietti scritti a mano con le più improbabili dichiarazioni.
”Sono sempre più insaziabile di te, ti disturbo ogni volta che voglio”. E ancora. ”Ti amo, ti prego chiamami, ti desidero”.
A cadere vittima di questa passione incontrollata una giovane ragazza di Tuscania, che per mesi ha subito le attenzioni non ricambiate di un suo quasi coetaneo e compaesano.
”Mi cercava in continuazione, passava ore sotto casa mia con la macchina. E mi spediva messaggi e bigliettini, diventando sempre più ossessionato da questo rapporto irreale – racconta in aula A., – pensare che io questo ragazzo credo di averlo visto realmente solo una volta”.
Al contrario del suo fratello gemello – uguali in tutto e per tutto -, con cui più volte la giovane avrebbe parlato e da cui sarebbe stata addirittura aggredita verbalmente: ”Mi ha accusato di far soffrire il fratello. Di averlo fatto innamorare, per poi abbandonarlo. Mi ha detto che il fratello stava male ogni volta che mi vedeva in giro, per questo mi sarei dovuta rinchiudere in casa”.
A finire in tribunale con l’accusa di stalking il più piccolo dei gemelli, innamorato della giovane A.
”Prima di andare in caserma per denunciare il suo comportamento, ho provato più volte a parlargli: sono andata a casa sua, ma non ci sono mai riuscita. Il fratello maggiore mi ha assicurato che nessuno mi avrebbe fatto del male. Ma che ne potevo sapere? Avevo paura. E lui non la smetteva di infastidirmi”.
L’ultimo episodio, nonostante i ripetiti avvertimenti, poco più di un mese fa, a San Valentino: ”Mi ha fatto trovare fuori casa un pacchetto regalo. Era anonimo, ma c’era la garanzia e il nome del negozio in cui l’aveva acquistato. Sono stati i carabinieri a visionare le telecamere: quell’acquisto era opera sua”.
Si tornerà in aula il 19 giugno.