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Ex sindaco “I gay sono aberrazioni genetiche”, e denuncia chi lo insulta

Alla sbarra per diffamazione l’autore di un commento sul Youtube "Dovrebbero cacciarti"

Un video girato per una piccola rete locale, rilanciato poi su Youtube, al centro della polemica. A parlare davanti alla telecamera è l’ex sindaco di Sulmona, Fabio Federico, medico e direttore del supercarcere del piccolo paese nell’aquilano, che senza troppi giri di parole dice la sua su omosessualità e mondo gay.

”Caro telespettatore, non vorrei che mio figlio fosse gay, è un’aberrazione genetica” afferma di fronte all’obiettivo. Un’intervista risalente al 2011, rimbalzata poi su una delle piattaforme digitali più famose della rete. E da lì la bufera: decine e decine i commenti di uomini e donne indignati per quelle esternazioni da parte di un uomo ”di scienza”.

Tra tutte, anche le parole di un certo Dragone156, il nickname utilizzato da un ragazzo viterbese, ora – clamorosamente – finito alla sbarra per diffamazione. Avrebbe tentato di difendere la categoria mettendo a tacere l’ex sindaco di Sulmona. ”Dovrebbero cacciarti. Lecca… dei cattolici. Ma come fai a non vergognarti?” avrebbe scritto sotto a quel video caricato su Youtube, dopo essere stato trafugato illecitamente dagli archivi della piccola emittente locale di Sulmona.

Frasi che, secondo l’allora rappresentante politico del PdL, sarebbero state altamente offensive. Tanto da giustificare una denuncia ai Carabinieri e poi il processo a carico del ragazzo.

Ieri la prima udienza di fronte al giudice Elisabetta Massini e la costituzione dell’ex sindaco Federico come parte civile.

”Nel video ho semplicemente detto quello che penso, ecco perché non tollero e non accetto ricevere determinati insulti – ha spiegato – e poi non mi sono permesso di giudicare la scelta di diventare gay, ma la patologia che in alcuni casi si cela dietro l’omosessualità. Patologie che andrebbero curate”.

Si tornerà in aula il 4 giugno.

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