Litiga con la madre, ma si becca un bel pugno in faccia che lo fa finire ko. È la bizzarra vicenda capitata ad un giovane viterbese, nell’estate di due anni fa.
16 luglio 2016, l’aria è calda nelle vie di Santa Barbara e le finestre delle palazzine sono quasi tutte aperte. All’interno di un appartamento, una madre e un figlio che bisticciano. Uno scambio di battute e i toni si alzano. Nulla di inusuale per una famiglia.
Peccato che quelle parole forti urlate da una stanza all’altra non siano passate inosservate ad un vicino di casa che avrebbe deciso di intervenire in aiuto della malcapitata mamma.
Così, ancora in ciabatte, bussa alla porta e entra nell’appartamento, fino a raggiungere il ragazzo, di spalle, appoggiato al tavolo della sala. Neppure il tempo di reagire e gli avrebbe tirato un pugno in piena faccia, che lo avrebbe fatto finire a terra, sopra al tappeto.
Una ferita profonda all’arcata sopraccigliare sinistra e un bello spavento che, dopo lo stordimento iniziale, lo avrebbero costretto a chiamare i sanitari del 118, intervenuti immediatamente sul posto. All’arrivo dell’ambulanza – stando al racconto degli infermieri chiamati a deporre in aula – ci sarebbe stato sangue ovunque. E quella litigata tra madre e figlio, un semplice ricordo che ”aveva lasciato spazio solo alle urla di disperazione della donna”. Appena sessantenne.
Trasportato in ospedale, il ragazzo se la caverà con alcuni punti.
Per l’uomo, invece, un finale ben diverso. Peggiore, di certo, di quanto si sarebbe aspettato andando in aiuto della vicina di casa: per lui, dopo la denuncia, un processo per lesioni.
Si tornerà in aula a maggio.