Sarebbe molto provato fisicamente e psicologicamente. Una situazione precaria che la notte scorsa lo avrebbe costretto a recarsi al pronto soccorso del Nuovo Regina Margherita a Roma. Nessun ricovero, però, per l’attore Adamo Dionisi, che contrariamente al parere dei medici avrebbe deciso, dopo una serie di controlli, di tornare a casa con una diagnosi che parlerebbe di ”patologie pregresse e debilitazione fisica e mentale”.
Un referto e salta così la prima udienza del processo per direttissima a carico dell’attore 53enne, salito agli onori di cronaca dopo una notte brava trascorsa in un famoso hotel termale della provincia.
Lo Zingaro della fortunatissima serie tv Suburra deve rispondere di lesioni, minacce, danneggiamento e di oltraggio a pubblico ufficiale dopo l’arresto dello scorso 7 dicembre: una nottata trascorsa a brindare a champagne, fino a perdere ogni freno inibitore.
Preda dell’alcol avrebbe raggiunto la stanza dove alloggiava la compagna – con la quale stava trascorrendo alcuni giorni di relax – e dopo aver abbattuto la porta si sarebbe scagliato violentemente contro di lei, distruggendo gran parte della mobilia dell’hotel.
E a nulla sarebbe servito l’intervento delle forze dell’ordine: Dionisi si sarebbe lanciato anche contro le divise, minacciando di morte gli agenti.
Arrestato e condotto in tribunale per la convalida dell’arresto, l’indomani mattina, per l’attore è stato disposto il divieto di avvicinamento alla compagna e incardinato un processo che però stenta a partire.
Ci si riproverà il prossimo 2 febbraio. In quella data Dionisi, che già si è detto pronto a risarcire l’albergo di tutti i danni subiti ”perché lui è uno degli attori più pagati al mondo e un signore, mica Alvaro Vitali”, potrà decidere se ricorrere a riti alternativi. Come un patteggiamento o un abbreviato, grazie ai quali beneficiare di uno sconto di pena.