Mercoledì 20 Dicembre, alle ore 17:30 presso la Sala del Consiglio del Palazzo dei Priori, Comune di Viterbo, l’Associazione Universitaria per la Cooperazione e lo Sviluppo Onlus in collaborazione con il Tavolo per la Pace di Viterbo, organizza l’incontro pubblico “Atlante delle Guerre, conflitti e migrazioni ambientali”.
Durante l’incontro, Raffaele Crocco, direttore della pubblicazione, presenterà l’Atlante delle Guerre. Successivamente con Salvatore Altiero, giornalista, attivista e responsabile della comunicazione di Funky Tomato, approfondiremo quali e cosa sono i conflitti ambientali e le migrazioni legate a queste guerre.
La pubblicazione, Atlante delle Guerre e dei conflitti del Mondo, giunta alla sua VI edizione è realizzata dall’Associazione Culturale 46° Parallelo composta da numerosi corrispondenti di guerra e professionisti dell’informazione.
L’incontro è un’importante occasione per approfondire le conoscenze su quali sono i conflitti attuali nel mondo e comprenderne le cause. Le guerre del pianeta, quelle in qualche modo dichiarate e combattute ad oggi, sono 36 e non diminuiscono mai. Per una che finisce, un’altra inizia, in una girandola che fa perdere testa e speranze. I media ci riportano che alla base di molte guerre c’è l’odio etnico e l’intolleranza religiosa; in realtà oltre a questo molti conflitti nascono per motivi economici, di controllo del potere e del territorio e dello sfruttamento delle risorse naturali.
Oltretutto molti conflitti lontani chiamano in causa anche noi; “L’Italia ripudia la Guerra” come sancisce l’articolo 11 della nostra Costituzione. Nella realtà però non è così. Perché l’Italia è il quinto Paese produttore di armamenti bellici e il primo esportatore mondiale per pistole e fucili, armi leggere non soggette ai controlli della legge e che finiscono prevalentemente nei Paesi del Sud del Mondo. Perché siamo coinvolti e partecipiamo assieme con altri Stati e Nazioni in missioni militari .
Noi viviamo nella parte del mondo che ospita il 20% della popolazione e siamo convinti che i diritti umani non riguardano solo questo 20%, senza pensare alle persone che vivono “dove i diritti umani non esistono più” o non esistono ancora. Ignorare la catastrofe che ogni guerra porta significa non renderci conto che ogni guerra ha una qualche influenza su ciò che siamo e saremo, sul nostro quotidiano, sul futuro. Pensare alla guerra come a una cosa degli altri vuol dire creare le condizioni per essere noi le prossime vittime.
Come Aucs Onlus, pensiamo che la differenza possa nascere dalla costruzione della lotta globale per i diritti che deve partire dall’educazione alla pace e alla cittadinanza e dalla giusta informazione.
L’Atlante è uno strumento, sempre aggiornato e di facile utilizzo, anche nella sua versione online: http://www.atlanteguerre.it
Durante l’incontro sarà possibile acquistare delle copie dell’Atlante delle Guerre.
L’iniziativa è realizzata nell’ambito del programma Sportello Pace e Cooperazione sostenuto dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese.
Per informazioni: info@aucs.it