Una storia di ossessiva gelosia che la fa finire in tribunale. A lei e al suo complice. È la storia di M.M., giovane donna viterbese, totalmente incapace di lasciarsi alle spalle un amore ormai concluso. Totalmente incapace di mandare giù la nuova relazione dell’ex compagno.
Siamo nel 2014, la storia tra la giovane M. e il fidanzato P. finisce: lui riesce a voltare pagina, incontrando e frequentando una nuova donna. Lei no, inchiodata in maniera ossessiva a quell’amore concluso.
Così l’idea grandiosa: con l’aiuto di un amico – oggi con lei alla sbarra – avrebbe messo in piedi un vero e proprio complotto per togliere dalla scena la sua più grande rivale in amore.
E come fare, dunque, per screditare la nuova fiamma dell’ex fidanzato e far scoppiare la coppia? La soluzione deve essere sembrata a portata di mano alla giovane M.M.. Secondo le ipotesi della Procura, avrebbe preso delle modeste quantità di droga e le avrebbe nascoste all’interno dell’auto della malcapitata per poi compiere la furbissima soffiata ai Carabinieri.
Una lettera anonima, in cui avrebbe avvertito gli uomini dell’Arma della presenza della sostanza stupefacente e li avrebbe spinti a compiere delle perquisizioni. Ovviamente andate a buon fine.
Un piano diabolico, potenzialmente efficace. Se non fosse stato per la reazione della vittima, per nulla intimorita da quanto accaduto. Ora parte civile in tribunale, assieme al compagno, assiste al processo a carico della donna e del complice: su di loro le accuse di detenzione di sostanze stupefacenti e calunnia. Come dire: chi la fa, l’aspetti.