Per il terzo compleanno l’associazione Facciamo per Cambiare ha organizzato nella sala, del Dlf di Corso Garibaldi ad Orte Scalo, da dove tutto è cominciato nel 2014, un convegno dal grande impatto sociale e di alto interesse “Mi rifiuto dalla terra alla tavola tra inchiesta e interramenti la bomba ecologica della vecchia fornace”.
La vecchia fornace di laterizi si trova in zona Vocabolo Camerano, 35 ad Orte ed è estesa per circa 7.000 mq dove sono stati sversati materiali altamente inquinanti. Queste argomentazioni sono tornate alla ribalta della cronaca, dopo l’audizione in Parlamento alla Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti da parte del Vice Prefetto Vicario di Viterbo Dott. Grillo e della Dott.ssa Amalfitano il 20 febbraio 2017.
“Teniamo a precisare purtroppo – dicono dall’associazione – che non ci sono colpevoli perché i reati sono caduti in prescrizione – continua la presidente ing. Simona Bellagamba”.
Gli ospiti presenti sono stati: il vice prefetto aggiunto alla prefettura di Viterbo dottor Fabio Vincenzo Geraci, il comandante delle guardie ecozoofile di Monterotondo, Giorgio Marsili, ed il suo vice Claudio Rossi, l’associazione Valle del Tevere – Emergenza Rifiuti Tossici con Diego De Togni.
Presente anche il dirigente scolastico dell’Istituto tecnico tecnologico Leonardo Da Vinci di Viterbo.
Particolare emozione ha suscitato l’intervento di Alessandro Magno della polizia di Stato che ha fatto parte del Pool (al comando del compianto Roberto Mancini medaglia d’oro al valore civile) che si è occupato della triste e tragica vicenda della “Terra dei Fuochi”. Un sabato di grande impegno civile per l’Associazione Facciamo per Cambiare che da tre anni con le proprie forze e senza aiuti economici se non da parte dei propri associati, sviluppa e porta a conoscenza della cittadinanza Ortana e non, temi di grande utilità civile e sociale.
Unica nota stonata, ma non per la riuscita della manifestazione, è stata l’assenza da parte della amministrazione comunale di Orte. “Peccato si è persa la possibilità di un confronto importante fra professionisti in materia di lotta all’inquinamento e amministrazione locale, così chiosa il segretario dell’Associazione Azzurra Fagiolo”.