Di talenti, nella Tuscia, se ne perde il conto. Soprattutto di ragazzi che tagliano grandi traguardi sportivi. Ma pochi di loro portano sempre le loro origini nel cuore. Su questo Daniele De Angelis, ragazzo ventinovenne di Castel Sant’Elia, è senza dubbio unico. ”Sto per vivere un bel traguardo – esordisce l’atleta – da condividere e da far conoscere nella mia provincia, della quale sono fiero di far parte e per la quale spero di diventare motivo di orgoglio. Soprattutto per i miei concittadini”.
Daniele è nato e vissuto nella Tuscia dove ha sviluppato l’interesse per la sua disciplina: la Mixed Martial Arts e Grappling. Si tratta di uno sport da combattimento seguito in tutto il mondo che sta, piano piano, prendendo piede anche in Italia: ”A differenza delle altre disciline si tratta di uno scontro in maniera completa, senza limitazioni sul campo e sul modo di colpire. Mi ha portato a capire che lo sport da combattimento può essere qualcosa di più di un semplice scontro di forza bruta. E’ una battaglia mentale ancor prima che fisica: questo mi ha affascinato sin dall’inizio”.
Poche settimane fa la consacrazione, per Daniele, è arrivata con la convocazione nella nazionale italiana dopo la vittoria del titolo di campione d’Italia: ”Ad ottobre parteciperò ai mondiali che si terranno a Birmingham, in Inghilterra. Questo è uno sport che in Italia è rimasto di nicchia a causa della ridotta visibilità quindi come gli altri atleti dovrò metterci più sacrificio e impegno”. E’ lui il Leonardo Bonucci del combattimento a difesa delle origini prima che della porta avversaria.