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Con un manico di scopa picchia la madre 92enne, a processo

''La sentivo piangere. Aveva paura, ho chiamato la polizia’’

tribunale-di-viterbo”Dal piano di sotto la sentivo piangere e urlare. Ricevere insulti e strattonate. Per questo all’ennesimo episodio ho deciso di chiamare la polizia’’. A raccontare in aula la drammatica situazione di una 92enne viterbese è uno dei suoi vicini di casa. ”Dal 2005 viveva con il figlio e le giovani nipoti, ma da quello che so l’uomo non era un tipo molto tranquillo e pacifico ’’.

Anzi. Sono le stesse figlie a dipingerlo in aula come un padre ”irascibile, a tratti violento e sempre pronto ad insultarci e a provocare nostre reazioni per litigare’’.

Ed è il 13 luglio del 2015, quando dagli insulti e dalla sopraffazione psicologica si passa alla violenza fisica: con un manico di scopa in legno, F.L.N. avrebbe ripetutamente colpito la madre, fino a ferirla ad una mano.

”Quando mi ha bussato alla porta, la situazione era ancora tranquilla – prosegue il vicino di casa – voleva che la aiutassi con una rottura ad una tubatura del bagno. Dal piano di sopra sentivo il figlio urlare di lasciarla perdere perché era ‘’solo una matta in cerca di attenzioni’’, ma non gli ho dato retta. Solo dopo mi sono accorto che qualcosa non andava: la nonnina non voleva tornare a casa, era come spaventata. In me cercava aiuto’’.

E, almeno da quanto ricostruito dalla squadra volante intervenuta nell’appartamento, la richiesta non sarebbe stata affatto ingiustificata: una volta tornata a casa, il figlio l’avrebbe strattonata e colpita più volte con un manico di scopa e trascinata in casa dopo una caduta.

”Non era la prima volta che si comportava in quel modo: alcune settimane prima durante una cena, papà le aveva tirato addosso una bottiglia di plastica piena di acqua, ferendola alla testa – sottolinea la nipote 23enne dell’anziana signora – episodi di violenza di ogni genere erano all’ordine del giorno. Per questo me ne sono andata di casa non appena compiuti 18 anni: aveva messo le mani addosso a mia sorella, non potevo più stare sotto il suo stesso tetto’’.

Ora, F.L.N. deve rispondere di maltrattamenti e lesioni contro la madre, si tornerà in aula il prossimo 14 febbraio.

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