Le nuove norme sulla raccolta dei funghi nel Lazio, introdotte dalla legge regionale 9 approvata lo scorso agosto, stanno alimentando un enorme caos. Con la disciplina in vigore dal 16 agosto, la competenza per il rilascio e il rinnovo dei tesserini che abilita alla raccolta dei funghi passa dalle Province alla Regione, che a sua volta delega le procedure ai Comuni, e per ottenere il rinnovo i raccoglitori sono obbligati a frequentare un corso di aggiornamento micologico. Abbiamo avuto segnalazioni di raccoglitori con il tesserino in scadenza che si sono presentati ai propri Comuni di residenza, trovando gli uffici impreparati a causa dell’assenza di comunicazione da parte della Regione; come se non bastasse, l’obbligo di aggiornamento è a spese degli stessi raccoglitori che devono sopportare costi aggiuntivi rispetto al passato. Finché la materia è stata di competenza delle Province, le procedure di rilascio e di rinnovo dei tesserini sono state semplici e rapide. La maggioranza ha voluto modificare la normativa senza valutare tempi e modalità che non creassero difficoltà agli operatori. La stagione di raccolta dei funghi è alle porte, ormai, e ancora una volta l’amministrazione Zingaretti si rivela inadeguata mandando allo sbaraglio le amministrazioni comunali, che non hanno responsabilità in questo ennesimo pasticcio ma si stanno trovando a gestire nuove funzioni senza aver avuto dalla Regione le dovute indicazioni e informazioni. Per questo sarà predisposta un’interrogazione all’assessore regionale competente affinché dia tutti i chiarimenti necessari
Raccolta funghi, ennesimo pasticcio giunta Zingaretti
Il punto di vista del consigliere regionale Daniele Sabatini
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