Troppo stress e gli alberi si colorano d’autunno. La Tuscia non è immune dal fenomeno che si sta registrando in tutta Italia: foglie di colore marrone scuro pronte a cadere, altre già cadute con alberi spogli già ad agosto. “Le querce, come le altre alberature utilizzate per il verde urbano, soffrono di stress idrico carenza prolungata di acqua, e questo è il risultato in queste condizioni estreme – spiega il professor Giorgio Mariano Balestra docente del Dafne dell’Università della Tuscia – Posto che bisogna analizzare caso per caso, in generale si può dire che le alte temperature di questa estate hanno inciso molto sul regolare metabolismo delle piante e ha determinato una condizione di stress. Su alcune piante già in sofferenza per altri motivi: parassiti , insetti, funghi, batteri, l’effetto è stato amplificato”. Il fenomeno, dovuto alla carenza idrica, era già stato segnalato nel 2003 e nel 2012.
“Se nel breve dovesse iniziare a piovere – continua il professor Balestra – alcune di queste dovrebbero riprendersi. Purtroppo non credo che avverrà e speriamo non si registrino eventi violenti (temporali, grandinate, ecc) come abbiamo sentito in altre parti d’Italia e non solo”. Come difendere allora i nostri alberi dalle bizze climatiche? “Prima di parlare dell’effetto – dice il professor Balestra – dovremmo preoccuparci della causa. Per esempio dove e quando vengono poste a dimora le piante? Si lascia spazio intorno per poterle irrigare, nutrire, potare, quando e come è necessario ? Non è che dobbiamo far comunque polemica gratuita, ma gli esempi negativi sono innumerevoli e purtroppo ovunque, non certo solo a Viterbo”.