Siamo ad Agosto e credo abbiate quasi tutti programmato le vostre ferie, scelto finalmente la destinazione tanto attesa. L’ adrenalina che anticipa la partenza, la voglia di staccare la spina dopo tanto tempo trascorso incastrati in ufficio o vincolati da orari , cartellini da timbrare , pause pranzo da rispettare è tanta. Adesso volete solo vivervi il momento, la spensieratezza delle vostre ferie, il mare cristallino, dimenticare la sveglia e godervi il dolce far niente. C’ è solo un piccolo problema per alcuni di voi, IL VIAGGIO! Perché prima di sentirvi liberi dovete arrivarci!
Avete il terrore di staccar i piedi dal suolo, guardare dal finestrino la terra allontanarsi, perdervi fra le nuvole morbide e non poter per nessun motivo scendere a prendere una boccata d’ aria? Avete trascorso un inverno fra auto, treni e bus?
Il vostro compagno ha già accantonato l’ idea di una vacanza retrò a bordo delle tre Caravelle attraccate al porto? Credo proprio dobbiate prendere coraggio, affrontare la paura e perdervi fra le nuvole.
Dopotutto cos’ è la paura se non una fibrillazione, un’ aritmia cardiaca vicina alla morte che ci rende terribilmente vivi?
Non risparmia nessuno, dal grande al piccolo, dal pugile allo yogico, quindi non fatevi intimorire.
L’aereo è il mezzo più sicuro al mondo, controllato costantemente e scrupolosamente ad ogni volo. Non c’è toppo traffico nei cieli, il carburante nella maggior parte delle volte si fa solamente prima di partire, non ci sono semafori rossi o caselli congestionati, non siete voi a guidare e potete riposare tranquilli, nel mio caso ha un effetto soporifero, e se trovate il posto giusto non ci sono troppi rumori da sopportare e si arriva in fretta.
Potete mangiare e bere senza paura di posti di blocco fra una nuvola e l’ altra , guardare quel film che quest’inverno non siete riusciti a vedere al cinema perché troppo impegnati, scendere con delle gambe gonfie come cotechini e limitare il vostro spazio di vita a pochi centimetri.
Sicuramente avrete sentito questo elenco milioni di volte nella vostra vita, ma nulla vi ha fatto realmente cambiare idea.
Il posto assegnato, che sia al centro, in coda , corridoio , finestrino , non andrà mai bene.
Lo sguardo sarà rivolto all’ ala per un controllo tecnico prima del decollo, seguiranno secchezza delle fauci, occhi dilatati, domande all’assistente di volo del tipo :”Scusi quanto manca per arrivare a destinazione?” -” 12 ore Signora, siamo appena decollati per Cancun!”
La mano del compagno stritolata, qualche rosario cantato, urletti acuti nelle fasi critiche del volo e per turbolenze inaspettate. I più disinvolti optano per rimedi drastici, pastiglie, gocce, sonniferi, droghe sintetiche.
Non ci sono troppe soluzioni per combattere la paura di volare, (mentre sto scrivendo sono a bordo di un airbus 330 in viaggio per Shangai e alcune persone accanto a me non stanno reagendo bene alla turbolenza in atto) ma potete lavorarci su durante tutto l’ anno prediligendo spostamenti in volo alla terra ferma.
In ogni caso prendete fiato, fate respiri profondi, cercate di rilassarvi, e se non dovesse bastare andateci pesante: 4 mg di Tavor in mezzo bicchiere d’acqua e aprirete gli occhi senza troppe ansie a destinazione.
Good Luck e Buone vacanze!
La paura di volare!
Il blog di Sara Berettoni
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