Da pregiata moneta a prodotto in via d’estinzione.
Una sorte impietosa sarebbe toccata al fagiolo carne se, qualche anno fa, il consigliere comunale di Fabrica di Roma, Sigismondo Sciarrini, non avesse avviato, presso l’Arsial, la procedura per il riconoscimento del fagiolo ”carne” come prodotto tipico fabrichese.
All’epoca vennero convocati in Comune molti contadini e fu donato loro un sacchetto con il legume che venne poi piantato, andando a ricostituire il raccolto della rinomata semenza autoctona usata addirittura, in tempi antichissimi, come moneta di scambio per il canone di locazione di terreni.
Tra le iniziative volte alla valorizzazione di questo nobile prodotto locale, da cinque edizioni si tiene la Sagra del Faciolo Carne, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Comitato San Matteo e Giustino, in programma, dal 15 al 17 settembre nel Parco Le Vallette, area attrezzata con ampio parcheggio.
Saranno tre giorni interamente dedicati alla riscoperta dell’ apprezzato e nutriente legume, ricco di vitamine, proteine, amidi, fibre, zuccheri, calcio, ferro e fosforo, il quale ha rappresentato, per tanti secoli, la principale forma di sostentamento di questo territorio e di cui si possono trovare molte testimonianze legate alla cultura contadina locale.
Nei tre giorni della sagra sarà possibile assaporarlo cucinato in tantissimi modi: dall’antipasto del faciolo, agli gnocchetti co’ i facioli,piatto tipico fabrichese, ai facioli e gamberi, dai facioli co’ le cotiche a quelli co’ le sarsicce.
Nel menù a prezzi estremamente popolari, previsti inoltre salsicce alla brace, patate fritte ed insalata.