Nasce nei secoli scorsi dalle abili mani delle donne di Vitorchiano. Diventa una delle più importanti tradizioni culinarie del posto, apprezzata anche da chi viene da fuori Tuscia. Ed ora, la pasta fatta in casa conosciuta come il cavatello con il finochietto selvatico diventa ”Pat”. La specialità enogastronomica del Comune viterbese è stata infatti riconosciuta dal Ministero italiano delle politiche agricole come uno dei prodotti tipici della tradizione del Lazio.
Il cavatello vitorchianese con finocchietto selvatico è stato inserito nell’elenco dei ”Pat” perché oltre ad essere un prodotto agroalimentare della tradizione è legato indissolubilmente alla terra dalla quale ha origine diventando allo stesso tempo simbolo della cultura agricola e storica di questa parte della Tuscia. Un riconoscimento molto importante per il primo piatto tipico di Vitorchiano: essere nella lista regionale dei ”Pat” significa infatti salvaguardare nel tempo e nella memoria collettiva la tradizione ed la cultura ad essa legate.
”Per ogni singolo prodotto segnalato ad Arsial dal territorio come meritevole di tutela e inserimento nei ‘Pat’ – ha spiegato l’assessore all’agricoltura, caccia e pesca della regione Lazio, Carlo Hausmann sul Corriere della Sera – sono state raccolte le informazioni su lavorazione, locali e materiali impiegati, informazioni per eventuali deroghe di natura igienico-sanitaria, ma soprattutto sulla valenza socio-economica nel territorio di pertinenza e sulle fonti storiche, per risalire al legame con le tradizioni locali”.
Insieme al cavatello vitochianese con finocchietto selvatico altri 12 prodotti laziali sono stati riconosciuti come tipici della tradizione regionale: sambuca vecchia della Ciociara (Frosinone); bresaola di bufala (Frosinone e Latina); carne di bufala Pontina (Frosinone e Latina); carpaccio di bufala (Frosinone e Latina); coppiette affumicate di bufala (Frosinone e Latina); salsiccia di bufala (Frosinone e Latina); speck di bufala (Frosinone e Latina); ciambellone di Sant’Antonio (Roma); serpette di Monte Porzio Catone (Roma); pomodoro fiaschetta di Fondi (Latina); sarzefine di Zagarolo (Roma); e frascategli ciociari (Frosinone).