Forse non si tratterà di un pellegrinaggio come quello per Santiago, ma il viaggio ”into the wild” di due ragazzi viterbesi in Basilicata rappresenta comunque una impresa notevole. Partiti da Scansano Jonico l’11 agosto, Giorgio Canensi e Romeo Ierone hanno attraversato a piedi la Basilicata per più di 300 chilometri tra sentieri tortuosi e incantevoli paesaggi.
”Ho iniziato a pensare a questo viaggio da Natale – ha detto Giorgio – sono stato attratto da diversi fattori, ma soprattutto l’ho scelta per la sua bellezza e per quelle strade così particolari e poco battute. Ad ogni modo per noi è stata anche una sfida: portare avanti questo viaggio a piedi – da Scansano Jonico a Maratea – riuscire a vedere il Mar Ionio e il Tirreno, il tutto senza aspettarsi nulla di preciso ma viaggiando solo con l’idea di arrivare ogni giorno in un posto diverso”.
Un viaggio lungo ma affascinante quello di due ragazzi viterbesi, articolato su diverse tappe che Giorgio e Romeo hanno percorso con una media di circa 30 chilometri al giorno. Un percorso affrontato con l’aiuto minimo della tecnologia e affidandosi solo a se stessi e al grandissimo senso di ospitalità e di accoglienza degli abitanti della Basilicata.
”Abbiamo preferito fare dei sentieri piuttosto che le strade principali, quindi abbiamo utilizzato ogni tanto il gps per verificare di essere sulla strada giusta – ha continuato a spiegare Giorgio -. Abbiamo provato anche il brivido di dormire nel borgo fantasma di Craco, una cittadina abbandonata dal 1965, dove abbiamo dormito in sacco a pelo per una notte. La cosa che ricorderò è senza dubbio l’accoglienza e l’ospitalità della gente: ci hanno sempre aiutato in ogni modo. Le gente che ci vedeva ci offriva dell’acqua o della frutta magari, ma non solo: c’è stato anche chi ha fatto tratti di strada con noi, accompagnandoci o consigliandoci dei sentieri da percorrere. E’ stato un viaggio bellissimo che abbiamo concluso con un tuffo nel mare di Maratea”