Tante le rivelazioni di Massimiliano Allegri, ospite del giornalista Paolo Condò per un’intervista fiume. Dalla Juventus in generale a Bonucci in particolare, per arrivare al passato e le prime esperienze da allenatore. I ricordi di aneddoti e personaggi che hanno riempito la sua carriera come Piero Camilli, incrociato negli anni della toscana. ”Due anni di Grosseto: – racconta il mister livornese – primo anno, mi esonerò poi mi richiamò e perdemmo la finale a Frosinone, giocando due ottime gare. Il secondo anno, siccome sono testone, sapevo che mi avrebbe esonerato però sono rimasto lo stesso e quindi dopo mi sono preso un po’ di vacanza, sono andato a Udine, ho preso la squalifica, ma fa parte del mio modo di essere. È tutto normale”. Attivo e presente: un presidente sempre e da sempre focoso che prende decisioni chiare e forse dettate dal suo istinto. Proprio come la scelta di abbandonare il calcio e la sua Viterbese.
‘Tornai da testone. Sapevo mi avrebbe esonerato’
Il mister della Juve e il suo rapporto con il focoso presidente
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