Un Mozart dalle tinte vivaci e potenti quello ascoltato domenica scorsa nella chiesa viterbese di Santa Maria della Verità, storico tempio della musica sacra, già dai primi anni 80. La celeberrima Messa dell’Incoronazione nella lezione artistica di una Loredana Serafini pienamente convincente nel calibrare le sonorità e nel distribuire i dosaggi dinamici. Ritmicamente strepitosi gli incipit tematici in un altalenante susseguirsi di tenerezza dondolante e sprazzi di scintillanti gaudi.
Il coro un mixer tra la nostrana Corale San Giovanni e la Corale G. Bonagiunta di S. Ginesio, splendida località del maceratese, la cui strabiliante compattezza ha evidenziato un solerte lavoro di raffinata eleganza. Fabrizio Marchetti, direttore stabile del coro marchigiano, era presente al concerto raccogliendo consensi per l’accurato lavoro di preparazione. La Serafini, dicevano, non ha risparmiato nulla della sua trascinante grinta direttoriale trasformando la compagine orchestrale e corale in un duttile, sensibile strumento capace di bisbigliare, sussurrare ma anche di travolgere gli spettatori in un abbraccio di frastornanti armonie.
Ha colpito il tenero commento del vice sindaco Luisa Ciambella che, rivolgendosi alla Serafini, ha voluto sottolineare la singolare peculiarità di saper dirigere con la potenza di un uomo ma conservando sottili dolcezze femminili. E presenti erano le maggiori autorità cittadine tra le quali ci piace evidenziare quella l’assessore alla cultura Antonio Degli Iaconi per l’appoggio profuso alla realizzazione del Concerto e quella del Consigliere Daniela Bizzarri che ha dato tutta se stessa per questa splendida manifestazione, onorando con la sua presenza, in rappresentanza del Comune di Viterbo, anche il concerto “fuori casa” di sabato sera a San Ginesio col medesimo programma diretto dal Maestro Fabrizio Marchetti.
L’orchestra “Dei due mari”, composta da elementi laziali e marchigiani merita un elogio per l’accuratezza esecutiva,riuscendo ad accostare finezze e preziosismi di una sapiente consapevolezza filologica ad un fluire dettato da spontanea, agile lettura. Al primo violino Mauro Navarri, che ha dimostrato di possedere un’esperienza ed un gusto ben consolidati, all’organo il nostro Ferdinando Bastianini, presidente dell’associazione e Centro Studi C. Dobici, che ha lavorato con i colori del celebre organo di S. Maria della Verità senza mai tediare, sia nell’importante funzione di sostegno del basso numerato che nelle volate solistiche ornate con giocosa arte improvvisativa.
La Messa è stata preceduta,infatti, da tre brillantissime Sonate da Chiesa per orchestra e organo dello stesso Mozart, aperitivo gradito e consegnato al pubblico con affabile comunicativa. Un plauso alle voci soliste, Elisa Biaggi, soprano, Roberta Sollazzo, alto, Andrea Ferranti, tenore e Massimiliano Fiorani, basso, che hanno saputo rendere la preghiera mozartiana con puntualità e chiarezza, con belle voci e sereno fraseggio.
L’entrata al Concerto, ovviamente, come è doveroso per le manifestazioni in chiesa, è stata gratuita con libera offerta a favore della Confraternita della Misericordia di Viterbo che nella persona della sua Presidente, Antonella Sordelli, con generoso atto, ha, a sua volta, voluto devolvere l’incasso alla città di S. Ginesio, afflitta dai recenti terremoti. Commosse le parole del Presidente della Corale Polifonica S. Giovanni, Sandro Carrubba che, nel ringraziare il numeroso pubblico (per il quale non c’era più posto, neppure in piedi, tanta l’affluenza), ha auspicato nuove occasioni di musica che possano, come stavolta, essere alto appuntamento artistico e ottima opportunità aggregativa.