Vincenzo Dobboloni, in arte Mastro Cencio, vive e lavora a Civita Castellana, luogo in cui ha coltivato fin da piccolo la passione per la pittura, la ceramica e la scultura.
Ha studiato presso l’Istituto D’Arte U. Midossi e dopo il diploma ha aperto la sua bottega conosciuta a Civita Castellana e non solo. Entrando nel suo piccolo mondo abbiamo potuto ammirare l’impegno, la fantasia ma soprattutto la bravura e la precisione con cui il maestro svolge il suo lavoro e le sue opere d’arte. Inoltre, essendo Vincenzo molto disponibile, abbiamo avuto la possibilità di fargli qualche domanda.
Da quanto tempo fai questo lavoro ?
Ho iniziato a 12 anni…ora ne ho 59, è passato un bel po’ di tempo. Questa passione è iniziata quando andavo a caccia con papà, ogni volta che stavamo per campi e trovavamo qualche oggetto per terra ne ero affascinato. Poi mamma mi comprava i fumetti di topolino e io più che leggerli ricopiavo i disegni. Poi anche la passione per l’archeologia mi ha portato a fare quello che vedi nel mio laboratorio.
Chi è stato il tuo insegnante?
Non ho avuto insegnanti veri e propri, da sempre mi ha accompagnato la passione e poi ho fatto l’Istituto D’Arte.
Che materiale usi?
I materiali sono infiniti. Ceramica base, affreschi, mosaico, lavorazione del vetro al lume, osso, cuoio. Bisogna adattarsi alle richieste del mercato.
Com’è nato il tuo nome?
Mastro perchè sono un maestro e Cencio è il diminutivo di Vincenzo.
Se fossi un critico d’arte come valuteresti le tue opere?
Alcune opere sono dozzinali cioè opere che il mercato ti richiede a prezzi bassi. Altre invece sono notevoli all’80% . In ogni caso mi piace anche osservare e giudicare le opere di altri artisti e vederne anche i difetti come loro vedranno i miei.
In questa epoca in cui le nuove generazioni usano solo la tecnologia, è stato un piacere aver avuto la possibilità di avvicinarsi a questo piccolo laboratorio artistico. L’arte è un bene prezioso e tutti dovremmo averne conoscenza.
Beatrice Manocchio