Lo spettacolo rappresenta la punta dell’iceberg di un lavoro avviato da tempo che ora ben si contestualizza all’interno delle attività di promozione e realizzazione di servizi del Centro di riferimento per il disturbo dello spettro autistico della Asl, presentato giovedì scorso alle associazioni di volontariato alla presenza del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Jacopo Marzetti. Si tratta di un saggio teatrale che tenta di affrontare il delicato tema del bullismo attraverso dei quadri scenici, utili a mettere in luce la complessità dell’argomento che i giovani attori vivono con grande competenza e partecipazione. Poche battute, pochi dialoghi, ma tante emozioni attraverseranno il palcoscenico, voluto vuoto e scarno proprio per rendere ancora più sensibile il difficile soggetto trattato.
Il programma Pegaso (acronimo di Psicoeducazione, Gruppo Abilità Sociali e sviluppo Organizzativo di comunità) è un modello d’intervento a carattere terapeutico e di prevenzione, destinato a preadolescenti e adolescenti con disturbo dello spettro autistico, senza o con lieve compromissione cognitiva, che pianifica servizi e attua interventi abilitativi e preventivi che coinvolgono i ragazzi, i loro genitori e i contesti di vita per sviluppare competenze relazionali, per contrastare l’evoluzione di comorbidità psicopatologiche e il disadattamento sociale e per promuovere ambienti e cultura inclusivi. Il progetto, avviato già dal 2010, è caratterizzato da una consolidata sinergia tra servizi della Asl, privato sociale e associazioni dei familiari, in particolare modo con l’Associazione “Gruppo Asperger Lazio onlus”.
Parte delle attività del programma Pegaso per l’anno 2017, tra cui il laboratorio di teatro, sono state e saranno realizzate grazie ai fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese, ottenuti mediante un progetto presentato da Gruppo Asperger Lazio, insieme alle Asl di Viterbo e Roma4.