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Il coraggio dei viterbesi durante la guerra

"Oltre il lago" racconta la caduta di un bombardiere americano nel lago di Bolsena

Il lago di Bolsena, dall'alto

Il lago di Bolsena, dall’alto

Il coraggio di affrontare una delle guerre più dure per l’Occidente: la seconda guerra mondiale. Il coraggio che non è solo dei soldati, ma anche di chi rimane a casa e deve proteggersi e proteggere i propri cari. “Oltre il lago”, il libro di Mario di Sorte offre l’occasione per parlare di come le famiglie della Tuscia hanno vissuto quei tragici momenti attraverso la storia di un bombardiere americano caduto nelle acque del lago di Bolsena.

Con il titolo “Beyond the lake”, è “sbarcata” negli Stati Uniti la nuova versione di “Oltre il lago”, in questo mese il libro di Mario Di Sorte torna a Viterbo. E lo fa nel migliore dei modi, anzi nel migliore dei luoghi: in libreria. Il volume, infatti, è stato inserito nell’ambizioso programma che la Libreria Etruria di via Matteotti 67 sta portando avanti con grande successo da oltre un anno: discutere e confrontarsi con gli autori.

Alle ore 18 di sabato 13 maggio Di Sorte – che di recente ha ottenuto l’Onorificenza di merito Premio “Città dei Papi” – sarà ospite della Libreria Etruria per presentare, discutere e approfondire, con quanti vorranno intervenire, le tematiche trattate nel suo libro. In particolare si soffermerà sul tema della solidarietà e del coraggio che interi nuclei familiari della Tuscia viterbese hanno dimostrato durante la seconda guerra mondiale. Il volume, pubblicato da Aska edizioni, è frutto di una lunga e approfondita ricerca e contiene immagini e documenti di estremo interesse su quel periodo storico così controverso.

Tutto inizia con la missione di un bombardiere americano che il 15 gennaio 1944, colpito dalla contraerea tedesca, cade nel Lago di Bolsena. L’equipaggio abbandonò l’aereo gettandosi col paracadute e la fortezza si inabissò in quelle acque profonde. Il libro, oltre a ripercorrere passo passo la storia dei dieci membri dell’equipaggio, mostra uno spaccato dell’Italia in quegli anni di guerra, divisa tra il Sud, ormai liberato, e il Centro-Nord che invece dovette aspettare fino all’aprile del 1945.

“Nel volume – spiega Di Sorte – riporto le storie dettagliate di famiglie intere che, rischiando quotidianamente la pelle, accolgono militari sbandati, aviatori alleati abbattuti dalla contraerea o dai caccia tedeschi, soldati evasi dai campi di prigionia eretti in Italia. Uomini braccati, taluni feriti magari solo nell’animo, diventano addirittura per mesi parte integrante, seppure occultata, di quella gente. A dispetto delle bombe alleate che cadono sulle loro teste, delle case distrutte e dei parenti rimasti uccisi, queste donne e questi contadini accolgono gli stranieri con coraggio e con affetto senza mai vedere in quei poveri cristi scesi dal cielo gli autori di tanta distruzione”.

Alla presentazione del libro, oltre all’autore, sarà presente Biagio Stefani, il cui nonno paterno, di cui porta il nome, salvò il giovanissimo Joseph B. Townsend (copilota del B-17), tenendolo nascosto in un casolare molto isolato nelle campagne di Caprarola. A lui spetterà il compito di far rivivere l’intensità dell’esperienza vissuta dalle famiglie del proprio nonno e del suo fratello Giuseppe. Un’esperienza che continua ancora oggi dato che le figlie di Joseph, per iniziativa di Di Sorte, nel 2014 sono volate dagli Stati Uniti in Italia per ringraziare e conoscere personalmente i membri della famiglia che salvò la vita al loro padre e per dimostrare con questo gesto tutta la loro gratitudine.

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