Sono giorni incredibili quelli che stanno vivendo i tifosi della Juventus. Dopo aver raggiunto la finale di Champions League di Cardiff, la Vecchia Signora ha la possibilità di eguagliare lo storico record dell’Inter di Mourinho che riuscì a conquistare il famoso ”triplete”. Per riuscire in una simile impresa però, non basta avere una dei buoni giocatori in squadra, ma occorre poter contare su dei veri fuoriclasse in grado di fare la differenza nei momenti più difficili.
Chiaramente, gli obiettivi già centrati dalla Juventus indicano che la squadra c’è e possiede già dei veri e propri talenti in tutti i reparti. Ma come sostengono i grandi allenatori del passato: ”le grandi squadre si costruiscono sulla difesa” ed è proprio lì che i bianconeri non hanno niente da invidiare a nessuno. Il cosiddetto ”blocco Juve”, che ha rappresentato spesso anche l’ossatura della Nazionale di Conte e dell’attuale Ct Ventura, può contare su dei giocatori esperti, affiatati e dotati di quella sana cattiveria che serve per poter puntare a vincere ogni tipo di competizione.
A comandare questo famoso pacchetto arretrato, nel quale compaiono nomi del calibro di Buffon, Barzagli e Chiellini, c’è la maglia numero 19 del viterbese Leonardo Bonucci. Che il centrale difensivo della Tuscia fosse diventato ormai un leader è chiaro a molti, se non a tutti, ma ora è arrivata anche una ulteriore conferma dal Telegraph, autorevole testata d’informazione britannica. Nella classifica stilata dai giornalisti inglesi vengono elencati i nomi dei 25 migliori difensori al mondo: c’è l’ex capitano del Milan Thiago Silva, il centrale della Spagna e del Barcellona Gerard Pique, il madridista Sergio Ramos – solo per citarne alcuni insomma – ma al vertice di questa graduatoria c’è proprio Bonucci.
Leonardo, che ha da poco compiuto 30 anni, può dire di aver raggiunto la ”maturità” perlomeno dal punto di vista calcistico: dopo un inizio quantomeno incerto in maglia bianconera, il giocatore ha saputo trovare una sicurezza e una continuità di rendimento che lo hanno portato ad essere il top player che è oggi. Diverse grandi squadre di tutta Europa lo vorrebbero, e tra queste c’è il Manchester City di Guardiola che già da tempo lo corteggia assiduamente: la Premier League e il mondo anglosassone rappresentano per il numero 19 della Juve e della Nazionale uno sfida e uno stimolo al quale non può non essere indifferente.
Ma nonostante le lusinghe che arrivano dai club e dalla stampa d’oltremanica, Leo non vuole distrarsi pensando al futuro, ma punta a rimanere vigile e concentrato durante tutta questa ultima e decisiva fase della stagione. In palio c’è tantissimo: la sfida con i ”nemici” della Roma di domenica che oltre alla rivalità può già valere il titolo di campioni d’Italia; la finale di Coppa Italia sempre all’Olimpico di Roma, ma stavolta contro una Lazio temibile ed agguerrita e infine, il sogno di poter rialzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie sotto il cielo di Cardiff. Triplete o no, per la Juventus c’è tanto, forse troppo, in ballo per potersi lasciar distrarre dalle sirene inglesi. Perché in fondo è questo quello che fanno i campioni: non stanno a pensare agli obiettivi, ma li raggiungono.