Il secondo incontro della rassegna “Conoscere il mondo” è stato introdotto dall’assessore Rita Chiatti, che ha sottolineato come “nessuna realtà locale è estranea a quella internazionale: capire gli accadimenti in larga scale è necessario anche per comprendere quelli tangibili, alla portata di mano”. Il dott. Costantino Moretti, moderatore dell’incontro, ha spiegato l’importante ruolo della giovane repubblica kosovara nello scacchiere internazionale e in particolar modo nel processo di normalizzazione dei rapporti tra serbi e albanesi, popoli che hanno una triste storia di conflitti alle spalle.
Per comprendere meglio la situazione del Bancano a un secolo dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale è intervenuta l’ambasciatrice del Kosovo in Italia Sua Eccellenza Alma Lama.
“I 100 anni di storia sanguinosa ci fungono da insegnamento – esordisce l’ambasciatrice – il primo conflitto mondiale partì appunto proprio nella Penisola balcanica, ma quel che poco si sa è che due anni prima cominciarono i conflitti tra i popoli balcanici per impossessarsi dei territori precedentemente sotto il dominio dello sgretolato impero ottomano. A un secolo di distanza è nostro dovere impegnarci per evitare ulteriori conflitti militari. In nostro paese venne liberato nel giugno del 1999 e dopo l’ONU lo mise sotto la sua amministrazione. Il nostro primo governo democratico risale al 2001, mentre l’indipendenza del Kosovo fu sancita il 17 febbraio 2008: fu un atto nato dalla volontà popolare: un schiacciante 94% si espresse a favore dell’indipendenza – spiega – ci terrei a sottolineare che noi non abbiamo mai vissuto il processo che ha portato all’indipendenza come un atto contro il popolo serbo: noi siamo favorevoli a chiunque voglia vivere libero e stabilire rapporti pacifici”.
Il Kosovo è un Paese giovane e piccolo sia come territorio che come popolazione, ma sta raccogliendo le prime affermazioni: l’economia kosovara è quella che cresce a ritmi più alti nella penisola dell’Europa Meridionale, è il primo Paese balcanico ad aver eletto un primo ministro donna, un suo film è stato premiato ai prestigiosi Bafta Awards e, nello sport, alle scorse Olimpiadi Estive di Rio De Janeiro del 2016 è stata vinta la prima medaglia olimpica. Tuttavia la strada da fare per raggiungere gli obiettivi prefissati è ancora lunga: “I valori di tolleranza e rispetto reciproco sono necessari e il Kosovo con la sua politica di buona vicinanza si impegna di dare il suo contributo in questa direzione. Il faro nel mondo di questi valori è l’Europa e noi lavoriamo affinché il nostro ingresso nella Comunità Europea da sogno condiviso diventi realtà perché secondo noi lì conduce il viatico per difendere questi valori e crescere armonicamente insieme. – conclude – dobbiamo lavorare duramente su più fronti, tra cui proprio quello dei rapporti commerciali con i nostri partner europei: Io personalmente mi impegno a incrementare i rapporti commerciali con l’Italia, attore europeo di primo piano e tra i nostri vicini più importanti”.