Piero Salvatori appartiene a quella ristretta cerchia di artisti che possiedono tutto per essere definiti “speciali”. La sua musica, come la sua storia, raccontano la vita di chi possiede la giusta dose di talento, tenacia e ingegno per poter essere classificato al di sopra della media. Piero è nato 45 anni fa a Caprarola, ed ha sempre avuto la passione e l’attitudine per il mondo della musica.
All’età di 36 anni però scopre di essere malato di fibrosi cistica. Con una malattia del genere sembra lecito aspettarsi come minimo una pausa dall’attività musicale, ma non è così per Piero che invece continua dritto per la sua strada verso il successo. ”Non rifiuto le cure, ma la mia medicina è pensarci meno possibile e dedicarmi alla musica, per me una vera terapia – dice Salvatori al Corriere della Sera – tranquillizzo la gente che ha la fibrosi dicendo: ti sembro malato? Coraggio!”
La svolta della sua vita però è arrivata con l’apertura di una scuola di musica a Viterbo. Infatti, per il violoncellista di Caprarola, è proprio quello il punto di inizio della sua carriera musicale: ”Un giorno mio padre torna a casa e ci racconta che a Viterbo sta per aprire una scuola di musica – racconta Pieri in una intervista – così, assieme a mio fratello Stefano e a mia sorella Annamaria, inizio a studiare musica”.
Ed è così che nasce la passione per il violoncello e per il pianoforte, strumenti che lo porteranno ad arrivare fino ad oggi ed alla recente pubblicazione del suo album “Fly Away”. Una raccolta di 16 brani, quasi tutto inediti, che suonano molto come una sorta di racconto della vita dell’artista pop che viene dalla Tuscia. Infatti molte delle tracce presenti sono praticamente degli omaggi a persone care, come “Hid & Lenny”, i due gemelli di Gianni e Silvia (il video sarà girato da Tony Trupia, regista di Itaker). C’è poi “Il vento soffia sui pini”, scritto dopo l’incontro con l’imprenditore Brunello Cucinelli, e “Open” dedicato ad Agassi, praticamente l’esempio ed il mito personale di Pieri. E non è tutto qui: il titolo ”Fly Away” è un omaggio a un amico scomparso in volo. ”Me lo ha suggerito lui, ha trovato il modo di farsi vivo, mentre mi radevo la barba. Questo disco è dedicato agli affetti veri”.
Nonostante abbia realizzato il suo desiderio di diventare un musicista, Salvatori ha ancora un grande sogno nel cassetto, ovvero quello di suonare con i suoi fratelli.” Vorrei riunire i miei fratelli e fare un concerto con loro, e sono sicuro che ci riusciremo presto”. Se Piero è riuscito a diventare un artista nonostante la malattia che lo ha colpito, è praticamente scontato credere che riuscirà a realizzare il suo desiderio anche questa volta