A Montecitorio arrivano Gaia e Gioia. Due agnellini, nati in una fattoria di Civita Castellana, adottati dalla presidente della Camera Laura Boldrini. Con l’arrivo della Pasqua torna alla ribalta la questione degli agnelli da macello, pasto tradizionale della festività religiosa. Sull’argomento si scaldano i dibattiti sui social, vanno in onda campagne animaliste con i volti dei Vip e se ne discute anche dalle poltrone politiche della Capitale.
Se da una parte l’ex premier Renzi ha dichiarato di rispettare la tradizione italiana e di familgia mangiando l’agnello per Pasqua, dall’altra parte in difesa dell’animale si fanno avanti altri politici di spicco. Come Silvio Berlusconi ritratto in una foto, oramai famosa, mentre allatta un agnellino seguita dalla decisione di prendere con sé cinque agnellini e dalle dichiarazioni di una scelta vegana per queste festività. O come Laura Boldrini, la presidente della Camera, che qualche giorno fa ha adottato Gaia e Gioia, due agnelline portate da Civita Castellana a Roma dai rappresentanti dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali).
Dopo le campagne animaliste dei Vip italiani, “Io non mi abbacchio” e “Salva un agnello”, nelle quali l’assoluto protagonista è stato un agnellino di Nepi, Gaia e Gioia da Civita Castellana arrivano direttamente a Montecitorio.
“Berlusconi per i suoi agnellini ha fatto un casting. Le mie agnelline Gaia e Gioia, sono veraci, venute dalla fattoria di Civita Castellana – ha dichiarato Laura Boldrini durante l’incontro con Enpa -. Quando sono entrate a Palazzo Montecitorio, devo dire con grande disinvoltura, senza farsi intimidire, si sentiva un certo olezzo e belavano nei corridoi”.
Per quanto riguarda l’ex premier Renzi la presidente replica: “Lui dice che a Pasqua mangerà l’agnello? Ognuno fa come vuole, siamo in democrazia. Credo però che il rispetto delle tradizioni non ci obblighi ad uccidere altri esseri viventi. Io non mangio l’agnello da sempre, ma non sono vegetariana: il mio impegno è diventarlo alla fine della legislatura”.