Una Dea ed una Sorgente ci guideranno in un tempio custode dei rituali segreti etruschi. Ogni bellezza autentica induce due gesti: essere protetta e venir condivisa; questo il modo più giusto, secondo noi, di onorarla. Questa escursione infatti oltre all’interesse naturalistico si distingue per l’elevato aspetto mistico che gli Etruschi diedero al luogo. Si andrà infatti alla scoperta del tempio dedicato alla dea Demetra, proprio nei luoghi dove pochi anni fa è stata ritrovata la statuetta che la rappresentava. Tra fitti boschi e grandi blocchi di tufo, si avrà la possibilità di camminare lungo antiche vie processionali e osservare le vasche usate in passato per i riti di fecondazione e purificazione dedicati alla dea. Si tratta di un santuario semiscavato nella roccia del tutto singolare. La scoperta di questo santuario ha messo dunque in luce un culto a carattere essenzialmente rurale, in cui l’acqua svolgeva un ruolo centrale. Il luogo sacro, nel quale si chiedeva fecondità e salute, ha un’altra caratteristica importante, che ha permesso tra l’altro la conservazione di questa sensazionale testimonianza archeologica: è l'”abbandono ragionato” della struttura. Nel momento in cui si decise di non usufruire più degli ambienti, il santuario venne consciamente nascosto e sigillato con residui di cava, senza smantellare gli elementi del culto (statua, arredi ecc.) e cospargendo alcune aree di un liquido mescolato a farina di orzo e menta, usato nelle libagioni a Demetra.
Grazie a questa attenta cura, tipica dei tempi più remoti, si potrà entrare nel piccolissimo santuario ed ammirare tutti i manufatti ad esso connessi, evitando così l’abbandono moderno ragionato di questo importante ed unico sito.
Il nostro itinerario prosegue alla scoperta di uno dei più piccoli comuni del Lazio, Villa San Giovanni in Tuscia, custode di inaspettate ed incredibili testimonianze tra le quali i resti di pavimenti a mosaico di una villa romana, la casa del passato, l’erbario, la “chiesola” e un gruppo scultoreo di marmo raffigurante Eros e Psiche.
In occasione della Festa di primavera sarà possibile pranzare e festeggiare insieme l’arrivo di questa amata stagione. Durata 3 ore. Alle ore 13.00 il pranzo – facoltativo – presso la località Scuffiaccia a Villa San Giovanni in Tuscia. Il menu fisso (10,00 euro) prevede pasta al ragù di cinghiale, carne alla brace, acqua e vino.
L’appuntamento è per domenica 23 aprile ore 9.30. Vetralla, SP 41 km 2,5 al parcheggio di fronte alla chiesa di S. Maria della Folgore. Il gruppo dovrà essere formato almeno da 15 partecipanti e la prenotazione è obbligatoria, per garantire la giusta organizzazione della giornata. Si consiglia un abbigliamento adeguato, scarpe da trekking anche leggere, acqua. Il costo è di 5 euro per i soci: il costo della tessera per il 2017 è di 10,00 euro.