Il territorio della Tuscia è pieno di luoghi che hanno un non so che di speciale. Basta muoversi verso quei piccoli borghi ancora non del tutto ”esplorati” e lontani dalla frenesia dell’attualità, per ritrovarsi in siti unici che, non a caso, sono stati scelti in passato da grandi artisti come dimora per coltivare i frutti del genio e della creatività.
Tra questi posti incantati rientra certamente La Serpara, la meta preferita da Paul Wiedmer, scultore svizzero che arrivato nella Tuscia nel 1997, decise di stabilirsi in una grande tenuta in fondo alla valle, tra i boschi di Civitella D’Agliano. Così, in quegli spazi verdi così miti e incontaminati, l’artista ha dato vita a ”Il Giardino”, un vero e proprio spazio artistico a cielo aperto.
Ma la vera particolarità di questo atelier è costituita dal grande contributo e dalla contaminazione di generi ed opere diverse che i tanti artisti, ospiti nella residenza nel corso degli anni, hanno portato a La Serpara. Grazie a tutte queste opere, è nata una vera e propria collezione in cui – tra i molti nomi – si incontrano quelli di Pasquale Altieri, Thomas Baumgärtel, Lilly Keller, Thorsten Kirchhoff, Wilhelm Koch, Graziano Marini, Severin Müller, Attilio Pierelli, Reini Rühlin, Kurt Sommer, Daniel Spoerri, Ursula Stalder, HansThomann.
Così, come riporta Helga Marsala su www.artribune.com, a distanza di vent’anni dall’apertura del Giardino, un nuovo libro in diverse lingue realizzato da Marco Trulli con gli scatti di Francesco Galli, avrà il compito di raccontare questo intenso periodo ricco di esperienze artistiche condivise. E sarà il crowdfunding, come spesso accade al giorno d’oggi, ad aiutare questa produzione indipendente. Infatti, grazie ai fondi che sono arrivati e che arriveranno sulla pagina di Produzioni dal Basso, sarà possibile contribuire alla realizzazione di questo splendido progetto.
Attraverso una donazione che va dai 20 ai 500 euro, non si otterranno solo degli sconti, delle tessere associative o delle copie del libro; si offrirà invece un valido aiuto ad una iniziativa che vuole creare una importantissima memoria storica di un luogo artistico. Un posto magico, di quelli che non si trovano ovunque in Italia, ma che caratterizza invece l’unicità della Tuscia.